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Sabato la Quarta Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia. Ecco dove in Lombardia

3 ottobre 2024 | 12:02
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Sabato la Quarta Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia. Ecco dove in Lombardia
Sabato la Quarta Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia. Ecco dove in Lombardia
Sabato la Quarta Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia. Ecco dove in Lombardia

Porte aperte al pubblico per degustazioni, menu’ speciali, visite guidate nei locali per raccontare secoli d’eccellenza e di bellezza

La quarta edizione della Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia, organizzata dall’Associazione Nazionale Locali Storici d’Italia, vede anche la partecipazione della Lombardia con i suoi locali storici d’eccellenza: a Milano il Caffè Camparino in Galleria, dal 1915, che propone una visita guidata e degustazione, verrà offerto l’iconico e storico Campari Seltz ai maggiori di anni 18. Prenotazione obbligatoria via mail a marco.poletti@campari.com. Con il progenitore Caffè Campari, il Camparino in Galleria, è simbolo della cultura milanese tra Duomo e Galleria, dove Verdi e Boito, Puccini, Illica e Giacosa sostavano dopo le rappresentazioni alla Scala. Re Umberto I ed Edoardo VII d’Inghilterra bevevano al banco il Bitter, che ispirò i celebri manifesti-réclame di Cappiello, Nizzoli, Dudovich, Depero. Lo frequentavano i Futuristi, con Marinetti e Boccioni; il giornalista Luigi Albertini, artefice del prestigio nazionale del Corriere della Sera. Capolavoro Liberty, con il banco dell’ebanista Quarti, i lampadari dell’artista-fabbro Mazzucotelli, i mosaici di D’Andrea.

Sempre a Milano, il Ristorante Da Berti, dal 1866, è conosciuto come “osteria dei ladri”, per l’abile professione dei suoi frequentatori, è tra le ultime testimoni delle milanesissime osterie fuori porta. Muri gialli, color Maria Teresa d’Austria, il giardino secolare col pergolato dove sostavano e dipingevano i pittori Treccani e Veronesi; la grande sala col caminetto amata da Biagi, Castellaneta, lo scultore Minguzzi, il premio Nobel Levi Montalcini; la sala con le rare etichette, la saletta con la collezione Liebig, le incredibili cantine. Alle pareti, proclami e notificazioni originali firmati dal generale Radetzky. Sulle tavole uno dei più bei menu della “capitale” lombarda. Il locale propone una visita guidata e non è necessaria la prenotazione.

Anche la provincia di Como ha le sue attività storiche. Una degustazione di gusti e sapori storici dalle ore 17.00 alle ore 18.00, per assaggiare piatti e vini delle origini del territorio, si può prenotare chiamando o scrivendo su WhatsApp al numero 0315478129 del Ristorante Osteria Il Governo 1801di Lezzeno. Le quattro cifre dell’anno 1801 sono ancora incise nel granito del portone d’ingresso, accanto alle iniziali di Francesco Bazzoni, oste dell’epoca. Da allora le mura magiche dell’Osteria il Governo raccontano la storia di un’epoca lontana, fatta di carbonai e moti libertari. Qui Silvio Pellico passò la sua ultima notte di libertà, tra i sogni di grandi uomini che volevano fare l’Italia. E qui, oggi come allora, si può godere della semplicità di un tagliere di salumi e formaggi sotto il pergolato del giardino, oppure gustare il menù sempre rinnovato dai tempi della Taberna di Giustiniano. Qualche anno fa Pietro Giuseppe Bazzoni, settimo discendente diretto del fondatore, ha riscoperto la storia di questo luogo dove ogni cassetto e ogni fotografia ci parlano più di un libro di storia.

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È in provincia di Brescia il Ristorante Osteria della Villetta dal 1900, a Palazzolo sull’Oglio, e si trova in una delicata palazzina liberty, è tra le ultime osterie ferroviarie italiane, di cui conserva, con eleganza, ambienti, arredi e vetrate originali d’inizio Novecento, insieme a squisite ricette di famiglia. Sorse originariamente, nella seconda metà dell’Ottocento, sulla Imperial-Regia Privilegiata Strada Ferrata Ferdinandea Lombardo-Veneta, la prima ferrovia Venezia-Milano. Dagli anni Sessanta del secolo scorso, è stata cenacolo di pensiero artistico, con Restani, Pomodoro, Mendini, Rotella, Kostabi, i cui omaggi spiccano alle pareti. Al timone e in cucina la quarta generazione. Dalle 10:30 alle 12:00 si terrà una visita guidata e ci si può prenotare chiamando il numero 030 7401899.

Il Negozio Sperlari, dal 1811, di Cremona si intreccia direttamente con la storia della città, della sua cultura e della sua gente. Fornitore di Real Casa Savoia, regina Margherita nel 1921 e principe Umberto nel 1927, meta di illustri come il pittore Carlo Vittori, possiede la più antica licenza di vendita al dettaglio della provincia. Creatore dei famosi torroni e mostarda col marchio di Enea Sperlari, il negozio è un gioiello ottocentesco di arredi “rimessi a punto” verso il 1890 dal celebre ebanista Guastalli. La ristrutturazione del 2011 ha scoperto soffitti affrescati fine Settecento. Inimitabili torta Gran mandorla, torrone mandorlato, cotognata, mostarde e conserva senapata. Terza generazione. Il locale propone una degustazione speciale per la giornata del 5 ottobre e non è necessaria la prenotazione.

A Isola Dovarese, in provincia di Cremona, il Caffè La Crepa, dal 1917, ha ancora l’insegna di ferro smaltato bianco, leggermente bombata, che incorniciava le bottiglierie e le osterie di inizio secolo. La sede è lo storico “Palazzo della Guardia”, dove stazionavano le guarnigioni dei Gonzaga, quattrocentesca costruzione affacciata su una delle più belle piazze rinascimentali dei centri minori della Lombardia. Secondo la licenza comunale, il Caffè La Crepa nacque nel 1919. Ma i vecchi del posto ricordano che il loro ritrovo era già gremito ben prima della Grande Guerra. E non potrebbe essere diversamente, visto che a quei tavolini, arcivecchio, sedeva tutti i giorni il generale Pistoja, eroe delle battaglie di S.Martino e Solferino. Recuperati i pezzi d’arredo originali che erano finiti in cantina e nella soffitta, è stato ricreato, con valido restauro, l’ambiente dei primi decenni del Novecento. Qui è proposta una visita guidata con omaggio e per partecipare ci si può prenotare al numero 037 539616.

Spostandosi a Pavia, la storica Pasticceria Vigoni, dal 1878, propone una degustazione con una presentazione della storia della pasticceria in forma teatrale, per partecipare è possibile prenotarsi allo 0382 22103. Splendido esempio Liberty, la Pasticceria Vigoni, con banconi a motivi floreali, pavimenti, soffitto e persino illuminazione originali d’inizio Novecento. Il fondatore Enrico Vigoni creò qui il dolce-simbolo di Pavia, la Torta Paradiso, con un ingrediente segreto che la faceva arrivare sempre fresca anche all’estero, e che vinse medaglie d’oro all’Esposizione Internazionale di Milano del 1901, 1902 e 1906. Di fronte all’antica Università, è l’offelleria dell’Ateneo e sede di incontri culturali e, da generazioni, fornitrice ufficiale di un altro locale storico: il Grand Hotel Miramare di S. Margherita.

Grazie all’iniziativa promossa dall’Associazione dei Locali Storici d’Italia, che raggruppa oltre duecento locali su tutto il territorio italiano, anche quest’anno sono molteplici le attività aperte a tutti, tra degustazioni, menù speciali, visite guidate, eventi culturali, perlopiù gratuite e per le quali è richiesta solo in alcuni casi la prenotazione. Partecipare è molto facile, basta consultare la pagina speciale presente nel sito dell’Associazione https://giornatanazionale2024.localistorici.it/ dove sono indicate tutte le iniziative e le modalità di partecipazione e prenotazione per ogni singolo evento. In tutti i locali storici sarà possibile ritirare gratuitamente la cartolina da collezione che viene data in omaggio tutti gli anni a tutti coloro che prendono parte alle iniziative promosse dai singoli locali.

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L’Associazione ha nominato Massimo Borgnis secondo Ambasciatore dei Locali Storici d’Italia.Sono particolarmente orgoglioso di aver ricevuto la nomina ad Ambassador dell’Associazione Locali storici d’Italia perché mi offre la possibilità di far conoscere e di rappresentare luoghi e persone che hanno fatto parte attiva della storia del nostro Paese: sia quella con la “S” maiuscola quella, per intenderci, che studiamo sui libri di scuola e che, nella realtà, molte volte ha visto crescere i suoi momenti fondanti intorno al tavolo di un caffè o di un ristorante, nelle affollate hall di qualche albergo o nei segreti delle sue stanze.

Ma questi locali custodiscono anche lo spirito della storia con la “s” minuscola, ma non per questo meno importante: la storia di tante persone comuni, che sono cresciute, si sono innamorate, hanno costruito famiglie e condiviso gioie e dolori tra le mura di questi luoghi.

Forse proprio perché il loro spirito ne ha pervaso gli ambienti e l’aria stessa fino a diventare una parte integrante e ancora viva della strutture che io ho sempre preferito, fin da giovane, i locali storici rispetto a quelli più moderni. Per me sono come un libro da leggere con i sensi : quante volte guardando gli arredi mi sono sentito trasportare in altri mondi e altre epoche. Ed è per questo che nella mia professione ho cercato di raccontare e far conoscere il più possibile le meravigliose storie di questi locali e delle persone che li hanno frequentati. Non per nulla la mia ultima avventura, in televisione , è stata una serie intitolata “Le locande del cuore” molte delle quali sono rappresentate in questa guida.

Con questo spirito ho accettato con orgoglio questo ruolo che spero di saper onorare al meglio nel rispetto delle tradizioni secolari che ciascuno dei locali raccolti in questa guida, vere eccellenze italiane. porta avanti.” Ha dichiarato il noto giornalista italiano.

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Il Presidente dell’Associazione Enrico Magenes nel presentare la quarta edizione ha sottolineato come: “Quest’anno abbiamo presentato la guida sottolineando il valore delle famiglie che sono molto spesso il vero patrimonio dei locali storici. Grazie all’abilità delle persone che hanno il timone di queste attività nel nostro Paese si possono vivere esperienze uniche che sollecitano tutti i nostri sensi. Dunque, il nostro invito è di vivere la bellezza e l’unicità dei locali storici.”