“Dicono di Bach” e presentazione della stagione musica del Teatro San Teodoro

Iniziano con una figura imponente della musica i concerti della domenica al teatro di Cantù
Domenica 6 ottobre si inaugura la stagione sinfonica delle domeniche in concerto al Teatro San Teodoro curate dal M° Pierangelo Gelmini, direttore dell’Orchestra Sinfonica del Lario. Il protagonista dell’appuntamento è Johann Sebastian Bach, da tutti riconosciuto come uno dei più grandi compositori della storia e figura centrale del periodo barocco, che viene spesso presentato e ricordato nei suoi aspetti più severi. Il suo solo nome ispira immediatamente una sorta di timore reverenziale. Bach è l’autore dei grandi capolavori religiosi composti per le liturgie luterane, dalle Passioni alle innumerevoli Cantate, ma anche della grandiosa cattolica Messa in si minore; di una monumentale opera come L’arte della fuga, sulla cui complessità concettuale, oltre che esecutiva, gli studiosi non cessano di confrontarsi; di raccolte didattiche per tastiera, come Il clavicembalo ben temperato, definito da Hans von Bülow “l’Antico Testamento” della musica per strumento a tastiera, delle Invenzioni a due e tre voci, che hanno rappresentato un tormento e a volte un ostacolo insormontabile per tanti aspiranti pianisti.
Con il concerto di domenica si vuole raccontare Johann Sebastian Bach da una prospettiva diversa, attraverso la sua musica, ma anche quella dei compositori che lui ammirava e quella dei suoi discendenti, e attraverso le parole di antenati e contemporanei, realmente esistiti o solo immaginati, nelle quali le testimonianze storiche e aneddotiche si mescolano alla fantasia, per farci conoscere questo grande personaggio nella sua dimensione più “umana”, per farcelo conoscere anche bambino, per vederlo inserito nella società in cui visse per oltre mezzo secolo, muovendosi da una città all’altra della Germania. A raccontarlo saranno un suo trisavolo e la nutrice di Federico il Grande, un vicino di casa e la figlia di Buxtehude, due fanciulle sue ammiratrici e un secondino.
Le musiche saranno quelle dello stesso J.S.Bach e dei suoi due grandi contemporanei Georg Philip Telemann e Georg Friedrich Handel, di Dietrich Buxtehude e infine di uno dei suoi figli, Carl Philip Emanuel.
Il concerto, ad ingresso libero, sarà inoltre l’occasione per ascoltare e conoscere gli strumenti dell’epoca di Bach. L’esecuzione è infatti a cura del Quartetto “Gli Speziali”, quartetto specializzato nell’esecuzione filologica su strumenti originali: Silvia Tuja flauto traversiere, Carlo De Martini violino e viola barocca, Elisabetta Soresina violoncello barocco e Giuseppe Reggiori clavicembalo

Il programma
Testimonianza di Veit Bach, in Weimar
J.S.(?) Bach Sonata in Sol maggiore BWV 1038 per flauto, violino e basso continuo
(1685-1750) Largo – Vivace – Adagio – Presto
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Testimonianza di Herr Schmidt, vicino di casa in Ohrdurf
D.Buxtehude Suite in re minore
(1637-1707) Allemanda – Double – Corrente – Double – Sarabanda I – Sarabanda II
Testimonianza di Anna Margrete Buxtehude, in Lubecca
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G.F.Handel Sonata HWV 364 in sol minore per violino e basso continuo
(1685-1750) Larghetto – Allegro – Adagio – Allegro
Testimonianza di Klaus Kettenburg, carceriere in Weimar
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J.S. Bach Affettuoso dal Concerto Brandeburghese n.5
Testimonianza di Susanne e Louise Wich, in Erfurt-Lipsia
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G.Ph. Telemann Sonata in re maggiore TWV 41:D6 per violoncello e basso continuo
(1681-1767) Largo – Allegro – Largo – AllegroS
Testimonianza di Lotte, vecchia nutrice di Federico il Grande, in Sanssouci
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C.Ph.E. Bach Quartetto Wq 94 in Re maggiore per flauto, viola, violoncello e clavicembalo
(1714-1788) Allegretto – Sehr langsam und ausgehalten – Allegro di molto

In occasione del concerto sarà presentata la Stagione Musicale 2024-25 che ha per titolo Parole d’ordine e sarà possibile acquistare abbonamenti e carnet di biglietti a prezzo ridotto (abbonamento a €60, carnet da 4 ingressi a €40).
La stagione che conta sette concerti fino al maggio 2025, il M° Gelmini la presenta così: “Parole d’ordine” le espressioni usate come segni di riconoscimento, oppure parole chiave, o ancora termini di riferimento che in qualche modo rappresentano le intenzioni creatrici dell’artista; possono essere infine anche le parole o i desideri di un committente.
Parole d’ordine sono anche il segreto linguaggio della musica, parole che descrivono e distinguono generi, convenzioni, processi e forme compositive, schemi e strutture (si pensi a “Da capo senza ripetizioni”, “canzone tripartita”, “forma sonata”, “tempo di minuetto”…)
Un’unica locuzione dunque che può assumere tanti significati, e che i diversi concerti di questa stagione metteranno in luce in tutte le sue possibili sfaccettature.
Un percorso di comprensione che proietta una luce sui segreti, le abitudini consolidate e i retroscena del grande repertorio musicale degli ultimi tre secoli.
A inaugurare la stagione le incredibili, surreali e affascinanti vicende del Tenente Kiže, personaggio nato dalla penna di Tynjanov, portato sul grande schermo con una colonna sonora di Prokof’ev, che la rielaborò poi in una suite sinfonica. È intorno a questa suite che è costruito lo spettacolo di apertura di “Parole d’ordine”, con un testo originale che rappresenta al meglio la vocazione dell’Accademia Orchestrale del Lario, attraverso l’esplorazione delle connessioni fra la musica e le altre arti.
DICONO DI BACH
Presentazione della Stagione in occasione di Musicainscena
domenica 06 Ottobre ore 17.00
con Gli Speziali
ingresso libero