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39 anni fa l’addio a Orson Welles, sullo schermo del Gloria “Quarto potere”

9 ottobre 2024 | 14:00
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Un film di straordinaria attualità torna al cinema nell’anno in cui 2 miliardi di cittadini in 76 Paesi sono chiamati alle urne e in cui la riflessione sul potere politico e mediatico è all’ordine del giorno.

39 anni fa, il 10 ottobre 1985, nella sua amata e odiata Hollywood, moriva per arresto cardiaco Orson Welles, un rivoluzionario del cinema e regista statunitense dal talento sconfinato. Una carriera caratterizzata da opere geniali e controcorrente per l’epoca, che destarono scalpore e non vennero immediatamente apprezzate, spesso subendo interferenze da parte delle case di produzione e distribuzione, compromettendo il prodotto finale del regista.

In occasione dell’anniversario della scomparsa del regista e autore, torna in sala al Gloria di via Varesina, “Quarto potere” solo in versione originale con sottotitoli in italiano

Molto probabilmente, l’unico suo film libero da interferenze dettate dai “piani alti” fu Quarto Potere (1941), considerato uno dei migliori film della storia del cinema. L’American Film Institute, la rivista cinematografica Sight & Sound e la BBC lo hanno giudicato il miglior film statunitense di sempre.

Il film narra la vita del magnate della stampa Charles Foster Kane (interpretato dallo stesso Welles), incapace di amare se non “alle sue condizioni”, con la conseguenza di creare il vuoto attorno a sé e rimanere solo nella sua gigantesca residenza, Xanadu (nella versione italiana, Candalù), dove muore abbandonato da tutti.

Un giornalista tenta di scoprire il motivo per cui Kane, sul letto di morte, abbia nominato “Rosebud”, tenendo in mano una sfera di neve. Questo diventa un vero e proprio espediente narrativo che alla fine passa in secondo piano. Il vero fulcro della storia è scoprire quanto complessa e straordinaria fosse stata la vita del cittadino Kane, fatta di battaglie morali contro i poteri forti, contro il fascismo, ma anche di contraddizioni e traumi, che lo portarono a vivere i suoi ultimi anni in modo completamente opposto alla sua etica morale.

A più di 80 anni dall’uscita, “Quarto potere” (Citizen Kane), è un film di straordinaria attualità: il suo ritorno in sala cade non solo in un anno in cui 2 miliardi di cittadini in 76 Paesi sono chiamati alle urne e in un momento caldissimo della corsa elettorale alla Casa Bianca, ma anche in un periodo storico in cui la riflessione sul potere politico e mediatico, tema centrale del film, è all’ordine del giorno.

quarto potere welles

Quella di Welles è una figura inafferrabile, tanto nel film quanto nella sua vita personale. Come Kane, anche lui ha lottato contro il sistema, ma le sue battaglie non sempre hanno avuto un lieto fine. Eppure, la sua influenza sul cinema è stata innegabile. Welles ha rivoluzionato il modo di raccontare storie attraverso il cinema, sperimentando con la narrazione e la tecnica in un modo che ha ridefinito i confini del medium. Anche se la sua carriera fu spesso ostacolata dai produttori e dal sistema hollywoodiano, il suo lascito è immortale.

Oggi, a distanza di 39 anni dalla sua morte, ci resta una domanda: cosa avrebbe potuto ancora creare Welles se avesse avuto piena libertà artistica? La sua eredità continua a ispirare, ma rimane il rimpianto di un genio mai del tutto compreso.

In programmazione giovedì 10 ottobre ore 21

SPAZIO GLORIA

 via Varesina 72 a Como

PREZZI: intero 8 € – ridotto 6 € (under 18, over 65, disabili)

INFO: whatsapp +39 351 6948307

PREVENDITE: www.spaziogloria.com

Arci Xanadù è parte della rete UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci)

Ingresso riservato ai soci Arci