I 60anni d’oro di Como nel libro di Guggiari e Pozzoni. Mercoledì alla Feltrinelli
Appuntamento per la rassegna letteraria autunnale con il libro “Quel che resta di Como”
Ogni città ha la sua “golden age”, quegli anni splendenti di grande sviluppo urbano e progresso culturale che le hanno trasformate. La Belle Epoque di Parigi è stata dal 1900 al 1020; è circa la metà dell’800 quando Londra, trascinata dalla rivoluzione industriale, diventa una città globale di immensa importanza; uno dei periodi più fulgidi e straordinari della vita di Milano è stata sotto il dominio dei Visconti e degli Sforza e siamo nel XV secolo (per molti osservatori sono quelli che stiamo vivendo gli anni più fiorenti del capoluogo meneghino).
Dalla fine dell’800 fino al 1960 Como visse la sua “golden age” con un rinnovamento le cui tracce sono ancora ben visibili. “Quel che resta di Como” è il titolo, volutamente provocatorio, del libro firmato da Marco Guggiari e Carlo Pozzoni, nel quale indicano quanto sia stato fatto a Como in poco più di sessant’anni e quanto scarso sia stato il seguito in termini di realizzazioni durature e visibili, rimaste nel tempo. Il volume racconta, per parole e immagini, una decina di iniziative: innovazioni, simboli, monumenti celebrativi di glorie comasche, luoghi di memoria, sedi di attività culturali, ricreative e sportive, o contesti in cui avviene la valorizzazione paesaggistica del capoluogo.
Guggiari e Pozzoni saranno i protagonisti del nuovo incontro per la rassegna autunnale Aspettando Parolario, mercoledì 16 ottobre, alla libreria Feltrinelli di via Cesare Cantù a Como. Dialogando con il giornalista Alessio Brunialti e con il pubblico andranno alla radice di quella spinta innovativa che trasformò la Como ottocentesca in una città più moderna, vivibile e attrattiva.

Aspettando Parolario
Mercoledì 16 ottobre ore 18, Libreria Feltrinelli
Carlo Pozzoni e Marco Guggiari con Alessio Brunialti
Quel che resta di Como (edizioni Carlo Pozzoni Fotoeditore).