Chiusura scuole di Como, l’appello dei consiglieri regionali a Rapinese:”Confronto prima di decidere…”

“Decisione politica, non è la mia di sicuro. Legittima certo. Nel merito, invece……assolutamente no. Scelte da condividere, lo prevede anche il regolamento della Regione che pure non ha voce in capitolo sulla questione delle scuole da chiudere”. Insomma, il classico passo indietro anche se ormai appare difficile anche solo ipotizzarlo. E’ stato l’ex presidente del consiglio regionale – ora assessore all’Università, Ricerca ed Innovazione – Alessandro Fermi ad introdurre l’incontro di oggi con la stampa alla sede di Como della Regione (via Einaudi) ed entrare nel vivo della discussione. Toni pacati si, ma parole decise e forti. Chiaro ed evidente il dissenso nei confronti della scelta della giunta di Como di provvedere a chiudere – per motivi di razionalizzazione su tutti – alcune scuole per i prossimi anni.

Ed al fianco di Fermi c’erano i rappresentanti politici del territorio in Regione: uniti, compatti a chiedere  di avviare un percorso di dialogo e condivisione: i consiglieri Marisa Cesana (Lombardia Ideale), Sergio Gaddi (Forza Italia) e Angelo Orsenigo (Pd). Assente per un impegno istituzionale non rinviabile l’altra consigliera comasca Anna Dotti.

La mossa della Regione non sembra aver scalfito il Comune di Como che, con delibera dei giorni scorsi, ha già stabilito quali scuole saranno chiuse dal prossimo anno. Il sindaco Rapinese rimanda al mittente la richiesta di rivedere la decisione (già adottata con delibera ndr):”Fossi in loro – ha detto riferito ai consiglieri regionali – non mi preoccuperei di chi sta risolvendo un problema che i loro partiti non hanno mai risolto. Si occupino dei loro temi”. Nessun commento da parte dell’assessore competente, che è pure il vice-sindaco, Nicoletta Roperto.

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