Palazzo Carducci, uno spettacolo dedicato a Caterina Medici

Mercoledì 23 ottobre andrà in scena “La strega che non era. L’atroce caso di Caterina Medici”, con Marco Ballerini e Francesco D’Auria
Mercoledì 23 ottobre, alle 21, a Palazzo Carducci, in viale Cavallotti 7 a Como, l’attore Marco Ballerini e il percussionista Francesco D’Auria metteranno in scena lo spettacolo La strega che non era. L’atroce caso di Caterina Medici. La serata, tra teatro e musica, rientra nel ricco programma proposto da Il palazzo magico e vedrà in scena la storia di Caterina Medici, giovane donna che nel 1616 viene accusata di stregoneria e condannata a morte.

Caterina Medici, nata a Broni nel pavese nella seconda metà del Cinquecento, figlia di un maestro, si sposa giovane e, una volta rimasta vedova, inizia a lavorare a servizio di famiglie nobili e ricche tra Piemonte e Lombardia, prima per Giovanni Pietro Squarciafico, da cui ha due figlie, poi da un certo capitano Vacallo, dalla cui casa viene cacciata perché accusata di aver compiuto un maleficio ai danni del suo padrone.
Nel 1616 prende servizio a Milano a casa del senatore Luigi Melzi d’Eril. Qualche mese dopo costui comincia a soffrire di disturbi allo stomaco e Caterina viene accusata di averlo affatturato. L’accusa è sostenuta anche da illustri medici, che non riescono a guarire il malato. Melzi la denuncia all’autorità civile di Milano e subito inizia il processo: interrogata più volte, nessuno le crede. Dopo la sentenza di colpevolezza da parte del tribunale civile, la pratica passa al tribunale dell’Inquisizione, che conferma la sentenza. Nella primavera del 1617 Caterina Medici viene condannata a morte. Incatenata, viene portata su un carro per le strade di Milano fino a piazza Vetra, dove era stata eretta una baltresca, una torre di legno molto alta, perché tutta la folla potesse vedere anche da lontano il rogo, e lì viene bruciata viva.
Come molto spesso accadeva, le accuse di stregoneria erano causate da rancori personali, dall’opportunità di compiere una vendetta senza sporcarsi le mani e da malelingue. Della storia di Caterina Medici, la “strega” che non era, ne hanno parlato tanti scrittori, tra cui Alessandro Manzoni, che ne fa cenno nel capitolo XXXI de “I promessi sposi”, Pietro Verri nella sua “Storia di Milano” e Leonardo Sciascia nel suo saggio storico “La strega e il capitano”. A lei il Comune di Broni ha intitolato una via.
Lo spettacolo a Palazzo Carducci è aperto a tutti con offerta libera (da 5 euro per i soci e da 10 euro per i non soci). Per informazioni e prenotazioni: 031.267365, amicidelcarducci@gmail.com
Foto di Samuele Schirò da Pixabay