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Gruppo letterario Acarya presenta ORDITI: la creazione di un’opera

22 ottobre 2024 | 08:30
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Gruppo letterario Acarya presenta ORDITI: la creazione di un’opera
Gruppo letterario Acarya presenta ORDITI: la creazione di un’opera
Gruppo letterario Acarya presenta ORDITI: la creazione di un’opera

Nella sede di Acarya un incontro per ripercorrere la genesi della mostra ispirata ai lavori di Ico Parisi attualmente in corso al Baradello

Negli incontri del venerdì del Gruppo letterario Acarya prosegue il ciclo di approfondimenti legati alle mostra organizzate da Baradello Art Lab, in collaborazione con Slow Lake Como, Slow Moon e Ente Parco Regionale Spina Verde, presso il Castel Baradello.

L’incontro del 25 di ottobre sarà “ORDITI: la creazione di un’opera” e rappresenta un evento speciale e di particolare interesse poiché vuole ripercorrere, attraverso le parole dei protagonisti, la genesi dell’esibizione, ultima del ciclo 2024 al castello. Una mostra che ha suscitato molto interesse, nata dall’ideale sintonia e da una comune attività in terra di Brianza, che intreccia abilità e sguardi, tra passato e futuro, con la maestria di Colombo Industrie Tessili che ha saputo omaggiare, in uno spazio particolarmente suggestivo e immersivo, un grande artista comasco come Ico Parisi, grazie all’ispirazione degli schizzi del fondo Ico Parisi – Pinacoteca Civica del Comune di Como.

Il progetto è il risultato del lavoro di intrecci e percorsi di quattro artisti, di differenti generazioni: Valerio Gaeti, Paola Alborghetti, Eckehard Fuchs e Yari Miele, con la regia e l’eccellenza di un protagonista del mondo tessile comasco: la Colombo Industrie Tessili, guidata dal suo presidente Stefano Colombo.

I protagonisti della serata dialogheranno con Lorenzo Morandotti – autore dei testi della mostra sulla genesi e realizzazione del progetto. Inizio incontro ore 21:00 presso la sede del Gruppo Letterario Acarya – Via Grandi 21 a Como; ingresso gratuito con possibilità di tesseramento al circolo in loco.

IL PROGETTO
Gli schizzi e le fotografie di Ico Parisi sono un patrimonio incredibile ed è stato un onore per noi poter riprodurre l’arte di questa grande figura attraverso il nostro lavoro di tessitori. Raccontiamo un’arte attraverso la nostra arte e raccontiamo una storia attraverso la nostra conoscenza storica.
Le opere scelte sono profondamente legate al territorio comasco, un valore intrinseco alla nostra realtà. Valorizzare i luoghi in cui siamo nati e di cui lo stesso Ico si era tanto innamorato.
Siamo sempre propensi alla condivisione e alla collaborazione. Questa mostra simboleggia anche questo, permettere al pubblico di conoscere e osservare le opere di un grande artista poliedrico e allo stesso tempo permettere di diffondere e stimolare consapevolezza delle potenzialità del mondo tessile.
Alla componente storica si affianca l’innovazione. Le proiezioni sono le possibilità che possiamo vedere e sviluppare, sono la storia di Ico Parisi che va avanti e non svanisce mai negli anni, sono la scintilla che ci fa uscire dal quadro e andare oltre i contorni definiti di un mondo il cui più grande nemico è il limite.
Vogliamo arrivare a quello che non è stato ancora pensato, a quello che è stato ipotizzato e poi scartato perché reputato impossibile. Un grande artista come Ico ci insegna che pensare oltre gli schemi è il primo passo per essere storia e ispirazione. Impariamo dal nostro passato, dalle esperienze già percorse e dagli errori fatti. Puntiamo sulle persone, diamo forza a creatività e opinioni nella speranza di fare sempre meglio e di portare l’arte tessile a un livello più alto e consapevole. Colombo Industrie Tessili
“Abbiamo scelto di prendere parte in maniera attiva e propositiva alla mostra al Castello di Baradello perché rappresenta un perfetto connubio tra tradizione e modernità, valori che da sempre guidano la nostra azienda. L’arte è un linguaggio universale che può unire passato e futuro, proprio come il nostro lavoro di tessitori che intreccia abilità artigianali con tecnologie avanzate. Questo progetto non solo ci permette di sottolineare l’importanza che attribuiamo al territorio in cui viviamo e lavoriamo, ma anche di valorizzare la sua storia e le sue radici culturali, proprio come fece Ico Parisi. Raccontiamo un’arte attraverso il nostro DNA e i nostri valori, con un profondo rispetto per il contesto storico e territoriale che ci circonda. Supportare questa mostra è un modo per riaffermare il nostro legame con il territorio, celebrando la sua ricca tradizione e contribuendo a proiettarla nel futuro.”
Stefano e Massimo Colombo, Presidente e Amministratore Delegato Colombo Industrie Tessili

orditi ico parisi

BIOGRAFIE ARTISTI
Paola Alborghetti. Nasce a Besana Brianza nel 1975. Nel 2003 studia presso l’Accademia di Belle Arti di Dresda in Germania. Nel 2006 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Dipinge e disegna realtà senza nomi, con oggetti ed esseri non identificati.
Il suo è un libero trasporto del suo entusiasmante desiderio di portare in vita l’impossibile, dato dal rappresentare il sentimento e il pensiero del momento.
Eckehard Fuchs. Nasce a Francoforte nel 1975. Nel 2003 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Dresda dove si diploma in pittura e consegue nel 2005 un master in pittura.
Se si potesse caratterizzare in una parola il lavoro di Eckehard Fuchs sarebbe scenografia: come in un set dipinto ci sono figure che nelle loro azioni intrecciano legami, metafore di sentimenti contorti in cerca di soluzione; poi ci sono frammenti, ricordi di un paesaggio, e l’infinito prospettico dello spazio del pensare visibile attraverso stampa xilografica.
Valerio Gaeti. Nasce a Guidizzolo nel 1951. Scultore, frequenta l’Istituto Statale d’Arte di Cantù e ha tra gli insegnanti Giuliano Vangi. Nel 1974 termina gli studi artistici all’Accademia di Belle Arti di Brera con Alik Cavaliere. Per Valerio Gaeti l’arte dovrebbe esprimere un rapporto con la Terra su cui cerchiamo di vivere. Il tema della simbiosi primordiale tra uomo e natura è infatti fondamentale, quanto ci rende consapevoli della nostra primordiale partecipazione al ciclo chiamato vita.
Yari Miele. Nasce a Cantù nel 1977. Si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano nel 2003. Elemento fondamentale nel lavoro di Yari Miele è la luce ma anche la sua assenza. Essa è forma, penetra nella pelle, l’accende, la rende viva. Ed è ancora lei, a creare lo spazio, a farsi immagine senza quadro, a dipingere le pareti, a condurre in modo sensibile lo spettatore nel suo percorso.