Cipriano D’Agostini, in mostra a Tavernola più di 40 opere

Inaugura venerdì 25 ottobre, a Tavernola, la monografica dedicata al noto pittore Cipriano D’Agostini, visitabile fino al prossimo 3 novembre
Sarà inaugurata venerdì 25 ottobre, alle 18.30, presso il Centro Civico Comunale in via Polano 63 a Tavernola, la mostra monografica di Cipriano D’Agostini, Pittore in Tavernola, con la curatela di Jo Taiana e Nicoletta Brenna, il supporto tecnico di Claudio Cerra e Vittorio Bosio, la consulenza storica di Tolmino Franzoso e la consulenza critica di Luigi Cavadini. La mostra, in cui saranno esposte più di quaranta opere della lunga carriera dell’artista, promossa dal Circolo Culturale Tavernolesee dalle altre Associazioni in cogestione del Centro Civico: Musica di San Bartolomeo nelle Vigne, Associazione Tavernola Attiva, Associazione il Sorriso di Geky, Associazione Palio del Baradello – rione di Tavernola. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Como – Assessorati alla Cultura e ai Quartieri e Partecipazione.

Al vernissage presenzieranno il Sindaco Alessandro Rapinese, la Vice Sindaco Nicoletta Roperto e l’Assessore alla Cultura Enrico Colombo, interverrà il critico d’arte Luigi Cavadini, che illustrerà la parabola artistica di Cipriano D’Agostini.
DALLE NOTE DI LUIGI CAVADINI
Cipriano D’Agostini. Tra figurazioni e suggestioni

Cipriano D’Agostini (Funghen Zurigo, 9 maggio 1912 – Como 22 luglio 1985) arriva nei primi anni Venti con i genitori a Como, nel quartiere di Tavernola. Qui risiede ed opera per oltre 60 anni e, con una applicazione sorprendente, diventa pittore riuscendo con la propria arte a mantenere la sua famiglia con quattro figli. Nella sua pittura è molto frequente la rappresentazione di scene di genere, ossia di eventi della vita quotidiana, anche se non mancano fiori, paesaggi e ritratti. Singolare è anche la serie di ben 90 tele riguardanti i Promessi sposi di Alessandro Manzoni.
Pittore d’istinto, lo potremmo definire: le sue opere denotano un approccio all’immagine di tipo impressionista, un impressionismo però che si avvale di una gestualità molto rapida che caratterizza la stesura del colore e che non cerca mai la perfezione dei particolari ma lascia grande spazio alla lettura del fruitore che può captare l’azione descritta nel suo divenire. L’accostamento delle pennellate, ora ampie e profonde, ora minimali e di superficie, gli permette di dare profondità alla rappresentazione, che a volte rasenta un’astrazione di tipo informale, mentre la grande sensibilità coloristica porta ad una gestione della luminosità particolarmente efficace sia nelle scene in penombra che in quelle decisamente vibranti di luce.
Con questi strumenti D’Agostini propone delle visioni fatte di figurazioni e di suggestioni, in cui la prevalenza delle une o delle altre definisce il registro narrativo dei dipinti, ma anche di quelle poche sculture di modellazione che realizza in cui la materia è trattata con una manualità decisa in cui si percepisce forse ancor più che nella pittura una forte partecipazione emotiva.

La Mostra rimarrà aperta fino a domenica 3 novembre con i seguenti orari: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18.30 negli altri giorni dalle 15 alle 18.30.
Per altre informazioni scrivere a c.culturale.tavernolese@gmail.com