“Il Conformista”, dal romanzo di Moravia l’imperdibile film di Bertolucci

la rassegna “Raccontiamo l’Italia” all’auditorium di Tavernerio si chiude con Gian Maria Volontè ne “Il conformista”
Trent’anni fa moriva Gian Maria Volonté durante le riprese del film Lo sguardo di Ulisse di Theo Angelopoulos. Qust’anno diverse iniziative ricordano l’attore interprete di grandi film che hanno raccontato un pezzo della Storia e della società italiana. Anche la rassegna cinematografica organizzata dalla Commissione Cultura del Comune di Tavernerio ha dedicato ampio spazio ai film interpretati da Volontè. Già proiettati “A ciascuno il suo” e “Uomini contro”, giovedì 24 ottobre “Il conformista” chiuderà il mini ciclo all’Auditorium in via Provinciale, ore 21 ingresso libero e gratuito.
La rassegna è intitolata “Raccontiamo l’Italia” è nella Storia del nostro Paese è inevitabile non parlare del fascismo e, tra le decine di film che trattano l’argomento, il curatore Fabrizio Fogliato ha scelto “Il conformista” di Bernardo Bertolucci. Tratto da un famoso romanzo di Alberto Moravia. Il protagonista Marcello Clerici, agente della polizia segreta fascista, si reca a Parigi in viaggio di nozze alle soglie della seconda guerra mondiale. La luna di miele nella capitale francese è però una copertura: all’insaputa della moglie, l’uomo deve eliminare un suo vecchio professore ora dissidente.
Il film è presentato e commentato dal critico cinematografico Fabrizio Fogliato in collaborazione con MPLC ITALIA srl
Il critico Morando Morandini scrive a proposito del film: “Il sesso e il fascismo sono i due poli del Conformista. O, se si preferisce, la polpa e la buccia. Il conformista Marcello ha sete di normalità per coprire la propria inconfessata e temuta anormalità sessuale. È fascista perché vede nel fascismo il mito collettivo cui immolare, nel miraggio dell’ordine, il proprio disordine, quel che lo fa diverso dagli altri. In nome del fascismo uccide, nell’illusione di riscattare un delitto precedente con un’azione criminosa, ma legalizzata. Risulta piuttosto chiaro che in Marcello il fascismo è l’accidente, il conformismo è la sostanza: questo conformismo è fascista, ma potrebbe essere altro in diverse circostanze storiche. Sarebbe comodo ridurreIl conformista a un film ‘sul’ fascista, cioè in costume, trascurandone la carica critica di una classe e di una generazione”.