Comune e Associazione Carducci, lo sfratto al momento non si può fare: sospensiva del Tribunale



Niente resa dei conti per iol 5 novembre, ma una possibile mediazione come chiede la presidente Forgione. Il sindaco:”Lotterò per dare i locali al Conservatorio”
Un nuovo capitolo si aggiunge allo scontro in atto in queste settimane tra Comune di Como e Associazione Carducci: l’immobile di viale Cavallotti per il momento resta al Carducci in attesa di una parola definitiva. Lo sfratto programmato per il prossimo 5 novembre è stato sospeso per ora. In quella data l’amministrazione avrebbe dovuto tornare in possesso dei locali di viale Cavallotti. Ma per il momento l’operazione non può essere attuata perché per il giorno successivo (mercoledì 6 novembre) è in programma un’udienza in tribunale a Como che dovrebbe vedere al tavolo le parti coinvolte: il sindaco e il legale rappresentante dell’associazione culturale. Nel frattempo lo sfratto è stato, per così dire, “congelato” in attesa di ulteriori sviluppi.
Le prime reazioni alla sospensiva del Tribunale:“Continuerò a lottare per consegnare l’edificio a un istituto di alta formazione (Conservatorio ndr)“, così Rapinese. Maria Cristina Forgione, avvocato e presidente del Carducci: “Ora andare avanti nella trattativa perché l’unico percorso è la mediazione con responsabilità”. Il Comune aveva intimato al Carducci la riconsegna – come termine ultimo – il 5 novembre. Ma a questo punto tutto viene spostato a dopo l’udienza a Palazzo di Giustizia.