Age Pride apre la stagione del Teatro Sociale di Canzo

Venerdì 15 novembre, alle 21, Alessandra Faiella interpreta “Age Pride”, tratto dal libro omonimo di Lidia Ravera
Dopo il successo registrato al Teatro Sociale di Como, venerdì 15 novembre, alle 21, il Teatro Sociale di Canzo, in via Alessandro Volta 2, ospiterà Age Pride, lo spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Lidia Ravera pubblicato nel 2023 da Einaudi, una produzione Teatro Franco Parenti in collaborazione con Fondazione Ravasi Garzanti, per la regia di Emanuela Giordano.
Attraverso la confessione (anche molto ironica) del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, Lidia Ravera rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e prova a raccontare come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, può trasformarsi in un alleato che ti regala una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore.
Alessandra Faiella, protagonista di questa inedita versione teatrale, coinvolge (e travolge) il pubblico con sincerità imprudente e provocatoria. Chiama le cose con il loro nome, sgominando ogni stereotipo mortifero.
Ce n’è per tutti, dai fissati con la giovinezza a oltranza ai negazionisti (vecchi sono gli altri) fino a quelli che hanno introiettato i peggiori pregiudizi sul terzo e quarto tempo della loro vita e ne restano prigionieri. Un terzo della popolazione italiana è composto da ultra sessantenni, non è mai successo prima. È una conquista o una condanna?
L’arringa in difesa della vecchiaia è spietata e commovente. No, la vecchiaia non è sterile o degradante, è un compimento, una sfida. E soprattutto è terreno vergine da attraversare ciascuno col proprio passo. La nuova vecchiaia è tutta da inventare.
In scena, le immagini di Cinzia Leone spargono sale sulla ferita, animano gli spietati ricordi della nostra giovinezza: padri, madri, figli, famiglie sociopatiche, rinchiuse all’interno di pareti domestiche, il tempo che passa inesorabile, l’Italia che invecchia, la maternità, i corpi rifatti, i nostri sguardi sul futuro.
A tempo e contro tempo, incalzando e seducendo, il violoncello di Chiara Piazza, in scena come una splendida dea centenaria, dialoga con le immagini e le parole grazie ad una partitura inedita, creata per Age Pride.
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(Foto di copertina Laila Pozzo)