Prima volta a Como della legge che tutela i sanitari: arrestato per le botte al pronto soccorso, è in cella




Applicata la normativa decisa qualche settimana fa. Medico ferito, prognosi di 10 giorni. Il protagonista è già stato autore di un episodio simile a Milano.
Una prima volta per Como dove è stata applicata la nuova legge, entrata in vigore poche settimane fa, che punta a contrastare gli atti di violenza contro medici e professionisti sanitari, ma anche a prevenire il danneggiamento dei beni della sanità pubblica. La normativa introdotta per rispondere ai numerosi episodi di aggressioni ai pronti soccorso e prevede pene più severe, l’arresto obbligatorio in flagranza di reato e, in determinati casi, l’arresto in differita fino a 48 ore dal fatto. Prima volta a Como, come detto. E il protagonista è il 37enne Rashimi Said El Aidi, marocchino senza fissa dimora, noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti. Martedì scorso, ha aggredito fisicamente un’infermiera ed un medico al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna dove era stato portato per essere stato trovato in condizioni precarie a Cadorago. Forse dopo aver assunto droga.
Il 37enne ha aggredito l’inferiera (prognosi di 4 giorni) ed un medico (10 giorni) che lo stavano visitando. Calci e pugni per loro tanto che per fermarlo è dovuta intervenire la vigilanza in un primo momento. Non facile bloccarlo, ma ci sono riusiti. Poi è arrivata la Polizia ed è stato arrestato in flagranza. Il marocchino era già stato protagonista di un’aggressione simile all’ospedale Niguarda di Milano. E nei suoi confronti risultava pendente un ordine di esecuzione della pena, emesso dal Tribunale di Torino, per atti persecutori (un anno e tre mesi).
Portato in carcere, ieri ha rinunciato a comparire in aula per il processo per direttissima. Il giudice Valeria Costi ha convalidato l’arresto e rinviato l’udienza a dicembre quando l’imputato sarà processato sulla base della nuova legge.
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