“Festival A Due Voci” ultimo week end tra musica, filosofia, narrazione e…vino spumeggiante




Il festival di musica e filosofia propone incontri sul potere evocativo del canto nell’opera di Mozart, sull’opera lirica come specchio della società, e il rapporto tra corpo e identità. Inoltre reading filosofici e momenti di convivialità
L’undicesima edizione del “Festival A Due Voci” chiude con una tre giorni di incontri per continuare la riflessione sul tema di quest’anno cioè l’ Opera Lirica. Oggi l’opera viene considerata una forma di spettacolo arcaica, regressiva, morente e quella straordinaria utopia che ne ha costituito l’essenza fin dalla sua creazione sembra ormai dimenticata. “Nonostante tutto, continuiamo a sentirla come un’eredità viva, un’eredità artistica che ci appartiene, nel profondo – dice il Maestro Bruno Dal Bon, ideatore del festival – Troppo importante per lasciarla scivolare via senza interrogarci”.
“A Due Voci” è una manifestazione nata per raccontare il presente attraverso la lente della cultura intrecciando linguaggi diversi; ogni appuntamento in programma rappresenta un tassello di un mosaico più ampio, che coinvolge la musica, il pensiero filosofico e il racconto collettivo. Quest’anno, e con iniziative future, l’ambizione degli organizzatori è “Non solo di recuperare la memoria dell’opera lirica, ma di riuscire ad osare fino al punto da progettarne nuovi inediti scenari” conclude Dal Bon .
Questa sera, venerdì 29 novembre ore 20.00 alla Pinacoteca Civica di via Armando Diaz a Como, la filosofa Adriana Cavarero, già ordinaria di filosofia politica all’Università di Verona, è attualmente professoressa onoraria e presidente del comitato scientifico dell’Hannah Arendt Center for Political Studies presso lo stesso ateneo, terrà una conferenza dal titolo La Regina della Notte e il Potere del Canto.
La musica diventa protagonista con un’immersione nell’opera di Mozart e nel personaggio della Regina della Notte, simbolo di forza, mistero e talento vocale. L’incontro esplora il ruolo del canto come strumento di potere, sia artistico che emotivo, un viaggio nella magia di una delle arie più iconiche della storia. Ingresso libero con prenotazione a questo link

Sabato si inizia alle ore 11 al Conservatorio G.Verdi di Como dove il Maestro Bruno Dal Bon porterà un contributo che guarda all’opera non solo come espressione artistica, ma come specchio delle epoche che l’hanno prodotta. Dalla politica al costume sociale, l’opera si rivela un crocevia di linguaggi che ancora oggi riescono a emozionare e far riflettere. L’Opera e l’Étât Chantant ingresso libero con prenotazione a questo link
Sempre al Conservatorio in via Cadorna alle ore 16, la regista Stefania Panighini terrà il primo incontro “A Due Corpi” ( il secondo domenica 1 dicembre stessa ora e luogo). In un evento che non è un concerto e nemmeno una rappresentazione, la Panighini indaga il rapporto tra corpo e identità, tra fisicità e rappresentazione, spaziando tra diverse discipline. Una riflessione profonda su cosa significa abitare il proprio corpo in una società sempre più attenta all’immagine. Ingresso libero con prenotazione a questo link
UItimo giorno del festival, domenica 1 dicembre, ore 11 in Pinacoteca, Reading Filosofico di Roberto Sala e Francesca Giani. In un’epoca di velocità e superficialità, il progetto invita alla lentezza e alla profondità con letture filosofiche che stimolano il pensiero critico. Con al centro le figure di Rousseau e Nietzsche, un momento dedicato alla parola scritta e all’arte di fermarsi a riflettere. Ingresso libero con prenotazione a questo link
Infine, la degna conclusione di una manifestazione che ha trattato l’Opera Lirica, non può essere che con Viva il vino spumeggiante (Nel bicchiere scintillante. Come il riso dell’amante. Mite infonde il giubilo), il brindisi della Cavalleria Rusticana di Mascagni. Alle ore 18.30 presso Nerolidio Music Factory, via Sant’Abbondio 7 a Como, Andrea Dani, docente di tecnica della degustazione, in dialogo con Maurizio Pratelli, giornalista e scrittore. Si degusterà, ma si discuterà anche dell’estetica contemporanea del bere nel terzo millennio accompagnati da intermezzi musicali.
L’incontro è a ingresso libero, la degustazione è riservata ai soci dell’Associazione Casa della musica. La quota associativa annuale è di 20 euro. Prenotazioni a questo link
Un Format per il Futuro
“A Due Voci” non è solo un palinsesto di incontri, è un progetto culturale che cerca di creare connessioni tra artisti, filosofi, studiosi e pubblico. Ogni contributo è un invito a esplorare nuovi punti di vista, a mettere in dialogo le voci del passato con quelle del presente. Con il suo approccio multidisciplinare, “A Due Voci” si inserisce nel panorama culturale come una piattaforma innovativa, capace di parlare a un pubblico ampio e curioso. Un’iniziativa che non solo racconta, ma ispira.
Per approfondire, visita A Due Voci.