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Fermiamoci. L’invito arriva da Miniartextil, nella sua 33esima edizione.

5 dicembre 2024 | 15:30
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Centotrenta artisti da ventisette nazioni per popolare Miniartextil di un’arte che ci permetta di trovare il tempo per avvicinarci alla preghiera. 

di Sabrina Sigon

“Nel mezzo del grande sviluppo tecnologico che caratterizza i nostri anni, nel turbinio quotidiano di eventi ed emozioni, quest’anno con la sua 33esima edizione Miniartextil ci invita a fermarci. Per contemplare l’arte tessile, all’interno dei poli espositivi del Comune di Como ma non solo: anche all’interno della Basilica di San Fedele, edificio religioso e storico unico per la nostra città, e nello Spazio Natta”.

Con queste parole l’Assessore alla Cultura Enrico Colombo ha salutato, nell’ambito della presentazione di questa nuova edizione avvenuta a Palazzo Cernezzi qualche giorno fa, una manifestazione che unisce l’arte alla spiritualità, più che mai necessaria in questo periodo. Isoliamoci e facciamo una bella riflessione sulla nostra città, ha continuato Colombo, che ha tutto per essere una città d’arte prima ancora che turistica.

Mimmo Totaro, curatore della mostra e presidente di Arte&Arte, approfondisce il discorso del tema “l’arte come preghiera”, che deriva da un’indicazione data da Papa Francesco per il 2024, anno dedicato, appunto, alla preghiera. Già nell’ormai lontano 1964 anche Papa Paolo VI chiese agli artisti la loro collaborazione per riprendere in mano la situazione dell’arte attraverso una spiritualità collegata all’operare artistico, per migliorare la vita e renderla meno legata alla frenesia di questi giorni.

Centotrenta adesioni da ventisette nazioni, anche dai luoghi invasi dalla guerra; la proposta di quest’anno non era semplice, e questa è la dimostrazione che ogni artista, quando si mette a lavorare, comincia un rito che lo coinvolge completamente, estraniandolo dal mondo.

Miniartextil 33° edizione  foto Carlo Pozzoni

ll benessere legato alla dimensione spirituale non riguarda solo la serenità interiore, ma anche un senso di completezza e armonia con il mondo circostante. La spiritualità permette di trovare pace ed equilibrio, e l’arte può diventare il portale attraverso cui accedere a questa dimensione, riscoprendo valori profondi e universali che nutrono l’anima promuovendo una vita più consapevole e appagante. La connessione spirituale, quindi, diventa un pilastro essenziale per il benessere complessivo, influenzando positivamente la salute mentale, emotiva e persino fisica.

Organizzata dall’Associazione culturale ARTE&ARTE, con il patrocinio e sostegno del Comune di Como, “L’arte come preghiera” è nata con l’obiettivo di creare uno spazio dove creatività e spiritualità possano incontrarsi e fondersi. Nell’ex chiesa di San Pietro in Atrio, cuore storico dell’esposizione, gli artisti che hanno partecipato al progetto contribuiscono a costruire un dialogo universale e senza tempo. I Minitessili, 54 opere di piccole dimensioni selezionate dalla giuria composta dalla Presidente Giulia Crivelli, Sergio Gaddi e Kimiyasu Kato, sono situati al centro dello spazio espositivo, mentre la disposizione delle navate laterali e dell’abside accoglie nove installazioni di grandi dimensioni, che circondano le opere centrali, creando un dialogo armonioso tra le diverse scale e interpretazioni artistiche.

Tra gli artisti presenti: Valerio Gaeti,Jaime Poblete Aravena, Elizabeth Aro, Vivide Mantero, Dario Picariello, Valeria Melodia Boisco, Tyrone Brown-Osborne.

Nello Spazio Natta trova la sua sede naturale una Mostra/Installazione di due giovani artisti residenti in Svizzera e negli Stati Uniti: DuoX Valeria Melodia Boisco (Ch) e Tyrone Brown-Osborne (Usa), “Something about Mothers and Daughters. Qualcosa su Madri e Figlie”.

La mostra si articola nelle due sale espositive. Nella prima sala, l’attenzione si concentra sul tema madri e figlie, sviluppato attraverso un’opera in tre atti: Battesimo, Dialogo e Connessione, realizzata in Italia, Svizzera e Stati Uniti. Nella seconda sala, viene presentata la quarta serie, intitolata Spedizione, realizzata in Africa. Queste quattro serie di opere, esposte in successione, raccontano in quattro momenti distinti il concetto centrale della mostra, esplorando il legame attraverso un dialogo che interroga l’identità e la connessione fra le diverse sfaccettature che la compongono.

Miniartextil 33° edizione  foto Carlo Pozzoni

Infine nella Basilica di San Fedele sono esposte otto fotografie della Chiesa del fotografo comasco Carlo Pozzoni. La serie di fotografie rappresenta la continuazione del percorso artistico iniziato con il volume Cattedrale di luce, dedicato al Duomo di Como. Stavolta, le immagini sono scattate nella Basilica di S. Fedele, con l’approccio da fotoreporter che contraddistingue l’autore. Il suo lavoro si concentra sull’osservazione, cercando di cogliere istanti significativi e la dimensione spirituale del luogo. Attraverso giochi di luce e scorci architettonici particolari, Pozzoni trasforma il reportage in fotografia d’arte, immortalando dettagli spesso sfuggenti agli occhi dei visitatori abituali e valorizzando gli elementi decorativi e la bellezza effimera delle variazioni luminose.

miniartextil

Inaugurazione mostra: 7 dicembre ore 17.00

Date: 7 dicembre 2024 – 9 febbraio 2025

Luoghi: Como, Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, via Odescalchi, 3

Spazio Natta, via Natta 18, Basilica di San Fedele, Piazza San Fedele

Orari: da martedì a domenica 11 – 19; lunedì chiuso

Biglietti: intero 7 euro, solo per San Pietro in Atrio.