Natale solidale, una serata per conoscere e sostenere CouLture Migrante

Venerdì 6 dicembre, dalle 18 alle 21, CouLture Migrante apre le porte al pubblico per far conoscere le attività della sartoria sociale
CouLture Migrante– la sartoria sociale racconta storie di trasformazione e valorizzazione. Storie di cui sono protagonisti i tessuti, che trovano un nuovo utilizzo, e le persone, che qui imparano il mestiere sartoriale. La proposta, per questo Natale, è di scrivere insieme queste storie, in due modi: sostenendo i percorsi di formazione e inserimento lavorativo offerti a donne e uomini a rischio di esclusione sociale e scegliendo i prodotti artigianali a marchio CouLture Migrante per i regali di Natale.

A questo proposito il Corridory Shop – lo spazio espositivo adiacente al laboratorio di via Prudenziana 17, a Como – osserva un orario più esteso: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 e il sabato mattina dalle 10 alle 13.
Questo venerdì 6 dicembre, inoltre, dalle 18 alle 21, sarà possibile a conoscere da vicino la sartoria sociale nella sua sede di via Prudenziana 17 a Como, con un bicchiere di vin brulé caldo tra le mani, e scoprire i motivi per cui i prodotti a marchio CouLture Migrante sono “un regalo che vale” – motivi che hanno a che fare con la finalità sociale del progetto, che va di pari passo con l’attenzione verso la sostenibilità ambientale.

A sostegno dei percorsi di formazione e inserimento lavorativo, invece, CouLture Migrante ha appena lanciato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma di Fondazione per la Comunità Comasca.
A PROPOSITO DI COULTURE MIGRANTE
CouLture Migrante nasce a Como nel 2018, da un corso di formazione pensato per dare una risposta all’emergenza migranti. Nel giro di breve tempo, in un periodo segnato profondamente dalla pandemia, è diventato un progetto sartoriale articolato e in stretta relazione con il territorio, che coinvolge donne e uomini a rischio di esclusione sociale. Tutte le progettualità sono pensate per offrire nuove possibilità professionali e di vita e sono costruite a partire da materiali di recupero provenienti dalla filiera locale comasca.