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La Busecca: con Slow Food Como ritroviamo il sapore del Natale tradizionale

19 dicembre 2024 | 17:51
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Serata di Slow Food Como dedicata alla trippa alla milanese alla trattoria San Biagio di Orsenigo con lo scrittore Emilio Magni, accurato conservatore della tradizione popolare, lo chef Sergio Mauri che continua la tradizione culinaria della Brianza e il cuoco del San Biagio Danilo Vadis

Non trippa, ma  busecca, uno dei piatti più iconici della cucina lombarda, un simbolo della cultura popolare di Como e dintorni, il sapore tradizionale della vigilia di Natale. Questo piatto, che affonda le sue radici nella cucina povera, porta con sé il gusto autentico dei “mangiari” contadini e la capacità di scaldare cuore e stomaco, soprattutto durante i freddi mesi invernali.

Slow Food Como ha scelto di augurare buone feste a tutti gli iscritti in una serata dedicata alla busecca. La trattoria San Biagio di Parzano, piccola frazione di Orsenigo,  è il luogo scelto perchè serve la busecca ai suoi clienti per tutto l’inverno ed è quello che la condotta Slow Food comasca vorrebbe venisse esteso a tutti i ristoranti e trattorie della provincia, almeno nei giorni che precedono il Natale come vuole la tradizione.

Anche se l’appuntamento era dedicato agli auguri, Antonio Moglia, presidente Slow Food Como, ha voluto dedicare n approfondimento storico letterario al piatto tipico con il giornalista e scrittore Emilio Magni autore di oltre 15 libri sulla cultura contadina lombarda, compreso quella gastronomica e alla busecca ha dedicato un intero libro.

Oltre a Magni è intervento alla serata anche chef Sergio Mauri, decano dei cuochi di Como e uno dei massimi esperti di cucina tradizionale del territorio comasco e brianzolo. A preparare la busecca (oltre ad appetitosi antipasti), il cuoco del San Biagio Danilo Vadis

busecca slow food como

La busecca, conosciuta in italiano come trippa alla milanese, è una zuppa sostanziosa a base di trippa di vitello o di manzo. Preparata con ingredienti semplici ma ricchi di sapore, come fagioli, carote, cipolle, sedano e pomodori, questa pietanza si caratterizza per la lunga cottura che le conferisce una consistenza morbida e un sapore intenso.

Le origini della busecca risalgono al Medioevo, quando era considerata un piatto nutriente e poco costoso, ideale per le famiglie contadine. A Como, la busecca ha assunto un significato particolare, diventando un simbolo della convivialità e della solidarietà comunitaria specie nel periodo che precede il Natale, tanto che era spesso servita in occasione di celebrazioni religiose.

Ogni famiglia comasca ha la sua variante, ma gli ingredienti base restano invariati. Ecco una versione tipica della ricetta:

Ingredienti:

  • 1 kg di trippa già pulita
  • 300 g di fagioli bianchi di Spagna
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 gambo di sedano
  • 500 g di passata di pomodoro
  • 2 foglie di alloro
  • Brodo di carne q.b.
  • Sale e pepe q.b.
  • Parmigiano Reggiano grattugiato
  • Olio extravergine d’oliva

Preparazione:

  1. In una pentola capiente, soffriggete cipolla, carota e sedano tritati con un filo d’olio.
  2. Aggiungete la trippa tagliata a strisce e fatela rosolare per qualche minuto.
  3. Unite la passata di pomodoro, i fagioli già lessati e le foglie di alloro.
  4. Coprite il tutto con il brodo di carne e lasciate cuocere a fuoco lento per almeno due ore, mescolando di tanto in tanto.
  5. Aggiustate di sale e pepe e servite calda con una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano e pane casereccio.

Un piatto da riscoprire

Oggi la busecca è meno frequente sulle tavole quotidiane, ma resta protagonista durante sagre e manifestazioni locali. Sono poche  le  trattorie e i ristoranti che continuano a proporla nel menu e, il bello è che ogni cuoca o cuoco custodisce la sua ricetta spesso tramandata di generazione in generazione.

La busecca è molto più di un semplice piatto: è una testimonianza viva della storia e delle tradizioni del nostro territorio. Prepararla o assaporarla è un modo per mantenere viva una parte importante della nostra identità culturale. Se non l’avete mai provata, è giunto il momento di lasciarvi conquistare dal suo sapore unico!