“Kome un Kiodo nella Testa”, a Canzo un’incursione de Il Giardino delle Ore

Il 18 gennaio, a Canzo, il Giardino delle Ore porta in scena lo spettacolo sulle dipendenze “Kome un KIodo nella Testa”
Sabato 18 gennaio, alle 21, il Teatro Sociale di Canzo, in via Alessandro Volta 2, ospiterà la seconda data delle Incursioni firmate Il Giardino delle Ore:alle 17.30, per il Teatro Ragazzi, andrà in scena Kome un Kiodo nella Testa, uno spettacolo sulle dipendenze di Valeria Cavalli, Gipo Gurrado e Claudio Intropido, per la regia di Simone Severgnini, l’interpretazione di Giacomo De Capitani, Sofia Ligorio e Pietro Cerchiello e le musiche originali di Gipo Gurrado.

SINOSSI DI KOME UN KIODO NELLA TESTA
Tommaso, Riccardo e Letizia: tre amici che cercano di attraversare l’adolescenza insieme.
Tommaso è simpatico, creativo, sensibile e fragile emotivamente; è lui che “tiene” il gruppo, senza nascondere il conflitto con il padre; senza una guida e un esempio da seguire, trova nell’alcool e nella droga una via di fuga.
Riccardo è infantile, amante dei videogiochi, sempre incollato al computer e con poche relazioni con il mondo esterno; l’unico amico che ha è Tommaso che prova per lui un sincero affetto mentre Riccardo appare più distaccato, troppo preso da un mondo virtuale che pare appagarlo di più.
Letizia è carina, simpatica, alla mano; si diverte con Tommaso e Riccardo accettando di buon grado le prese in giro e i difetti dei suoi due amici, ma il desiderio di diventare famosa “come quelli della tv” è troppo forte. Il denaro facile, i bei vestiti, le belle macchine, l’illusione di essere qualcuno senza fare fatica la spingono a comportarsi in maniera pericolosamente superficiale.
