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“Nel cosmo e fuori dal cosmo parole e immagini di Fosco Maraini”, spettacolo gratuito al LAC Lugano

17 gennaio 2025 | 08:00
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“Nel cosmo e fuori dal cosmo parole e immagini di Fosco Maraini”, spettacolo gratuito al LAC Lugano

In occasione del finissage della mostra fotografica L’immagine dell’empresente Christian Poggioni propongono un’originale interazione tra immagini e testi di Fosco Maraini

Maraini, un cognome importante nella cultura italiana. Tre generazioni a partire dai primi anni del secolo scorso con Antonio Maraini, scultore e critico d’arte, per arrivare a Dacia, la scrittrice di romanzi famosi come “La lunga vita di Marianna Ucria”, “Bagheria”, “Tre donne”: in mezzo Fosco, figlio di Antonio e padre di Dacia, oltre che di Yuki, musicista, e Toni, anche lei scrittrice. Di questa dinastia fiorentina (ma con radici nel Canton Ticino), l’attore e commediografo Christian Poggioni, ha scelto di dedicare uno spettacolo a Fosco Maraini, un uomo di cultura e dalla vita avventurosa.

Lo spettacolo “Nel cosmo e fuori dal cosmo parole e immagini di Fosco Maraini” è una lettura scenica che domani, sabato 18 gennaio ore 17, l’attore farà a Lugano in un ambiente suggestivo del LAC, la sala refettorio nel chiostro dell’ex convento di S. Maria degli Angioli (piazza Luini 2). L’evento è gratuito in occasione del finissage della fortunata retrospettiva dedicata dal Musec Lugano alla fotografia di Fosco Maraini, L’immagine dell’empresente. Poggioni, con l’aiuto di Paolo Cesaretti, propone un’originale interazione tra immagini e testi marainiani. Pagine esemplari tra le quali s’insinua l’apparente insensatezza dei giochi di parole delle Fànfole e del Nuvolario.

Ma chi era Fosco Maraini, nato a Firenze nel 1912 e lì morto vent’anni fa? Un uomo con grande sete di conoscenza, la sua attività lo portò ad affermarsi in almeno cinque campi diversi: l’antropologia, che fu la sua più intima aspirazione e il glutine dei suoi interessi; gli studi orientali, attraverso i quali conseguì la cattedra di Lingua e letteratura giapponese all’Università degli Studi di Firenze; l’alpinismo, che gli permise di sublimare l’innato spirito sportivo; la narrativa, che praticò con vena felice per descrivere, in prima persona e con giocoso divertimento, i suoi viaggi e la sua visione del mondo. E la fotografia, nella quale riversò la sua naturale inclinazione artistica.
Una fotografia d’uomini e culture; di paesaggi espressione del bisogno d’infinito; di architetture d’interni capaci di riverberare le geometrie segrete del mondo interiore; di particolari rivelati fra le trame di una realtà interpretata con intelligenza rara e descritta con una colta e finissima estetica. Immagini «carpite all’empresente», come egli amava dire con uno dei suoi sorprendenti neologismi. Immagini, cioè, colte in quell’attimo irripetibile in cui all’occhio è dato percepire le movenze del cuore e dell’anima. Sempre con sguardo lieve e una sottilissima ironia, come il Cittadino della Luna in Visita d’Istruzione sulla Terra, il «cìtluvit», che osserva silenziosamente e registra ogni cosa, che si appassiona, fino a innamorarsi, dell’oggetto del suo studio, ma che resta distaccato dalle cose, perché «capire è il fine ultimo di tutta l’operazione».

poggioni fosco maraini

sabato 18 gennaio ore 17
LAC Lugano piazza Bernardino Luini

Nel cosmo e fuori dal cosmo. Testi e immagini di Fosco Maraini

Lettura scenica con Christian Poggioni
Introduzione e commento di Palo Cesaretti
Evento promosso da Museo delle Culture Lugano

Ingresso libero con prenotazione