Orrore ad Auschwitz ne “I sopravvissuti”. In scena a Cabiate



In una narrazione spietata due anziani sopravvissuti ricordano un tragico atto di cannibalismo accaduto nel campo di sterminio
Il 27 gennaio “Giorno della Memoria” istituito a perenne ricordo dell’orrore della Shoah. Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa fecero il loro ingresso nel campo di concentramento di Auschwitz e liberarono i prigionieri sopravvissuti.
Sabato 25 gennaio al Teatro Karol Woytila di Cabiate saranno due anziani sopravvissuti a riportare il pubblico dentro Auschwitz per raccontare gli ultimi giorni di vita dei compagni di campo del blocco 6 che, stremati dalla fame, decidono di mangiare uno di loro, ucciso per sbaglio in una lotta per un pezzo di pane.

Liberamente tratto da “I cannibali” di George Tabori, lo spettacolo “I sopravvissuti” è un progetto di Franca Graziano messo in scena dalla compagnia Zerideltotale.
In una narrazione spietata il mangiare dei protagonisti è metafora di un complesso rapporto con una memoria indigeribile. Un racconto dal tono surreale, antinaturalistico, perfino comico, ma sempre in equilibrio tra il ridicolo e l’orrore nel quali i due anziani sopravvissuti cercano di “mangiare e digerire” la memoria della tragedia dell’Olocausto. La rappresentazione non vuole fermarsi al passato ma vuole accostare “quel che è stato” con la cruda realtà di oggi, dove la fame è ancora utilizzata come metodo
di guerra e di tortura.

un progetto di Franca Graziano
con Gigi Scala, Luigi Scapucci, Nicolò Borrelli, Umberto
Oivieri, Maria Tuttoilmondo, Giacomo Roscio, Alfredo
Gabanetti, Pierangelo Panigatti, Pietro Gandini
scenografia Mario Scapucci
luci e suono Dario Rognoni, Mario Scapucci
biglietti da 8 a 10 euro in vendita QUI
Cabiate,Via Francesco Baracca, 4