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Esercitazione del Soccorso alpino tra la neve della Val Cavargna: recupero di due escursionisti scivolati

26 gennaio 2025 | 09:00
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Esercitazione del Soccorso alpino tra la neve della Val Cavargna: recupero di due escursionisti scivolati
Esercitazione del Soccorso alpino tra la neve della Val Cavargna: recupero di due escursionisti scivolati
Esercitazione del Soccorso alpino tra la neve della Val Cavargna: recupero di due escursionisti scivolati
Esercitazione del Soccorso alpino tra la neve della Val Cavargna: recupero di due escursionisti scivolati
Esercitazione del Soccorso alpino tra la neve della Val Cavargna: recupero di due escursionisti scivolati

Intervento reale per i componenti della delegazione lariana. Condizioni estreme: in quota, con freddo ed oltre 2.000 metri. Intervento perfettamente riuscito

Esercitazione dall’alba al tramonto di ieri, sabato 25 gennaio, per i tecnici della Stazione Lario Occidentale – Ceresio del Soccorso alpino. Una ventina le persone che hanno partecipato ad un intervento simulato di gruppo sul Monte Garzirola, tra la zona del rifugio San Lucio e la cima ad oltre 2.000 metri di quota in Val Cavargna, a ridosso del confine con la Svizzera. In mezzo alla neve, le squadre hanno messo in opera un intervento per il recupero di due ciaspolatori, scivolati a valle. Proprio come accade nelle situazioni reali, li hanno raggiunti e messi in sicurezza. Li hanno poi recuperati con l’impiego della barella Lecco e del tubolare, che permette di fare scorrere il paziente sulla neve.

Prima è avvenuto il recupero con tecniche di contrappeso, poi i partecipanti hanno messo in atto calate assistite, utilizzando ancoraggi di diverso tipo, come i cosiddetti “punti di ancoraggio a corpo morto”. Si tratta di una tecnica particolare, impiegata per esempio su tratti senza appigli (come alberi, pietre o altro), con dispositivi e oggetti di vario tipo, correttamente innestati nei punti di ancoraggio. I tecnici sono addestrati per sapere ottimizzare anche l’uso di tutti gli strumenti che hanno con loro. Oltre ai soccorritori della Stazione Lario Occidentale – Ceresio, XIX Delegazione Lariana, c’erano anche un istruttore tecnico regionale, un istruttore sanitario regionale e un infermiere, per curare anche l’aspetto sanitario, come per esempio una eventuale ipotermia. I soccorritori sono infine scesi con gli sci fino ai mezzi, grazie alla presenza della neve; hanno concluso l’esercitazione con un pasto caldo al rifugio San Lucio.

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