Arriva a Como “Methamorphosis”, la preghiera cosmica sull’amore del regista Michele Fasano
Il regista Michele Fasano sarà all’Astra per presentare il suo film che è un viaggio sognante, ipnotico, di grande suggestione audiovisiva, alla ricerca della spiritualità
“L’arte come preghiera”, tema della 33esima edizione della mostra di arte contemporanea Miniartextil, si intesse alla perfezione con la straordinaria opera di Michele Fasano “Metamorphosis”, film del 2022 pluripremiato in festival in Italia e non solo. Giovedì 30 gennaio il regista sarà al Cinema Astra di Como per presentare “Metamorphosis” nel contesto degli appuntamenti legati a Miniartextil, arte e cinema insieme sgorgano in una preghiera cosmica sull’amore.
Quando Mimmo Totaro ha pensato al tema di quest’anno per la 33° Miniartextil, “L’arte come preghiera”, ha, veramente, fatto sgorgare una sorgente di riflessioni che si riversano in copiosi rivoli dentro l’ex chiesa di San Pietro in Atrio e le altre sedi dove la mostra è allestita, ma anche fuori come nel caso del film all’Astra. <Pregare è anche un’arte, un esercizio di bellezza, di canto, di liberazione interiore. È ascesi e ascesa, è impegno rigoroso, ma anche volo lieve e libero dell’anima verso Dio> è la frase di Mons. Gianfranco Ravasi che ben connette la mostra con il film di Michele Fasano ispirato alla celebre favola persiana “La conferenza degli uccelli”, scritta dal mistico persiano sufi Farid al-Din Attar, che narra del viaggio di un stormo di uccelli verso la montagna di Kath, dimora del Re Simourgh, che potrà soddisfare le risposte alle loro domande su come riportare l’ordine tra i regni e le famiglie degli uccelli di tutto il mondo. Di questi uccelli quattro si rispecchiano in quattro personaggi reali: Monika (dall’Albania), Abdurahman (dalla Turchia), Jihad (dalla Siria) e Susan (da Israele), ognuno con una storia diversa alle spalle. Il viaggio sarà molto lungo poiché per arrivare alla montagna Kafh i volatili devono attraversare Sette Valli (Ricerca, Amore, Conoscenza, Distacco, Unificazione, Stupore e Annientamento) e non tutti raggiungeranno la meta.

“Metamorphosis” è un film stratificato sotto tutti i punti di vista essendo un documentario d’animazione a tecnica mista che relaziona l’aspetto favolistico con quello reale. Tutto il viaggio porta a un messaggio universale: la pace nel mondo, una pace però quasi impossibile da raggiungere proprio come la montagna Kafh. Forse per raggiungerla serve fare un percorso di coscienza con sé stessi, attraversando dentro di noi quelle sette valli in modo da imparare veramente ad amare e a conoscere, distaccandoci da tutto ciò che può portare all’odio. L’opera di Fasano ha ricevuto 57 premi in festival cinematografici in tutto il mondo, ovunque il suo messaggio alla ricerca della spiritualità che appartiene e va oltre ogni religione è stato accolto favorevolmente.
Michele Fasano è regista e produttore indipendente. Nel 2005 fonda la Sattva Films srl e frequenta il Maiaworkshop, programma di formazione per giovani produttori europei, sostenuto dal Programma Media della Commissione Europea. Ha prodotto diversi film, tra cui “Mani rosse” (30 min., 2018) di Francesco Filippi, film d’animazione in stop motion e animazioni 2D. Il lungometraggio Metamorphosis” (106 min., 2022) è il suo primo film in animazione come regista e il secondo come produttore. È anche l’autore e il produttore del documentario«In me non c’è che futuro» Ritratto di Adriano Olivetti(144 min., 2011).
La serata al cinema Astra di viale Giulio Cesare sarà moderara da Francesca Gamba e al termine del film, il regista dialogherà con il pubblico. L’ingresso di 7,50- ridotto 6,50 dà accesso gratuito alla mostra Miniartextil in san Pietro in Atrio fino al 9 febbraio.
Francesca Gamba ha introdotto il film a Ciaocomo radio
MINIARTEXTIL IN COLLABORAZIONE CON CINEMA ASTRA
GIOVEDÌ 30 GENNAIO ORE 20.45
presenta il pluripremiato film METAMORPHOSIS (2022)
Scritto e diretto da: Michele Fasano. Anno 2022, durata 106 min.
Modera Francesca Gamba e al termine del film, il regista dialogherà con il pubblico.
Biglietti: 7,50- ridotto 6,50
Daranno accesso gratuito alla mostra Miniartextil in san Pietro in Atrio fino al 9/02/2024

“L’ARTE COME PREGHIERA”
La mostra coinvolge tre sedi espositive con opere che spaziano dai minitessili alle grandi installazioni, alle fotografie, fino a progetti multimediali.
Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, via Odescalchi 3, Como
I Minitessili
L’ex Chiesa romanica di San Pietro in Atrio, – oggi trasformata da Comune di Como in uno spazio espositivo, custodisce al suo interno un affascinante pavimento in piastrelle bianche e nere, tipico degli edifici di culto paleocristiani lombardi, – è il cuore storico della esposizione, dove sono esposti i minitessili, 54 opere di piccole dimensioni, accuratamente selezionate- su 130 ricevute – dalla giuria composta da Giulia Crivelli, Sergio Gaddi e Kimiyasu Kato.
L’invito a partecipare alla mostra con le piccole opere tessili ha suscitato, come sempre, un enorme interesse, attirando ben 130 artisti provenienti da 27 diverse nazioni, a testimonianza della sua rilevanza nel panorama artistico internazionale. L’ampia partecipazione di artisti stranieri sottolinea l’universalità e la trasversalità dell’arte, un linguaggio capace di superare ogni confine e conflitto. Tra i partecipanti spiccano nomi come Manya Timenyk dall’Ucraina, Lucia Bochow dalla Russia, Francisca Henneman dalla Germania, Assuncion Espada dalla Spagna e Joedy Martins dal Brasile, Estero Bornemisza dall’Ungheria, Chiaki Dosho, Hiromi Murotani, Kaoru Nakano, Mihoko Sumi dal Giappone, Siyao Liu dalla Cina, Päivi Fernström, Minnamarina Tammi dalla Finlandia, Zane Shumeiko dalla Estonia, Anna Kola, Joanna Rudzinska dalla Polonia.., ognuno con opere che incarnano prospettive uniche e profonde radici culturali.
I minitessili trovano posto al centro dello spazio espositivo, mentre la disposizione delle navate laterali e dell’abside accoglie nove installazioni di grandi dimensioni, che circonderanno le opere centrali, creando un dialogo armonioso tra le diverse scale e interpretazioni artistiche.
Gli artistidelle grandi opere
Valeria Scuteri, (Stignano, Reggio Calabria 1953), vive a Moncalieri vicino a Torino. Sarà presente con 3 opere in ‘Trittico dedicato alla Vergine Maria 2019-2021’: “Annunciazione “e ‘L’Angelo parti’ da lei’ (2020-2021); ‘Pietà Deposizione’ (2019); ‘Assunzione ritorno al Padre’ (2019-20).
Valerio Gaeti (Guidizzolo, Mantova, 1951) vive a Cantù in provincia di Como. L’opera in esposizione è “Corale“. Nel lavoro di Gaeti quindici pannelli lignei vengono accostati a formare un grande cerchio metallico di 2 metri di diametro. Quasi fosse un rosone scolpito sulla facciata di una pieve, lascia un vuoto al centro, spazio laminare di apertura sull’altrove, in attesa di accogliere il transitare della luce.
Elena Borghi (Como) presenterà “Respirare il silenzio“(2024), (misure h.400×100 cm.) realizzata silenzio, cucire i tessuti preziosi assemblandoli con cura. Una meditazione per arrivare alla fine e decidere di annullare quasi tutto il colore delle stoffe e nasconderle con il bianco, respirando la figura della donna”.
Elizabeth Aro, nata in Argentina, ha vissuto in Spagna per 15 anni, ora vive e lavora in Italia e sarà presente con ‘Santa Sangre’ (2015) opera di grande impatto visivo formata da 16 parti lunghe 9 metri che si sviluppano come lingue di fuoco. La struttura avvolge lo spazio e catalizza lo sguardo dello spettatore.
Antonio Bernardo, comasco e vincitore del premio Arte&Arte Miniartextil 2023 (con “La sirena veste”) presenta ‘Un personale luogo di connessione’: Dimora o spazio personale dove un pensiero può diventare meditazione. In questo singolare luogo, le nostre riflessioni si elevano verso l’alto con l’aiuto di sottili e leggere ramificazioni, immaginando una celestiale connessione con l’aldilà, la più cara e sacra per noi. Tecnica mista e materiale usato: rami di tiglio, listelli di legno, garza, semi di miglio. Altezza dell’opera, 4.50 m.
Patrizia Guerresi Maimouna (Pove del Grappa, 1951) è un’artista multimediale Italo-Senegalese, che lavora con fotografia, scultura, video e installazioni. L’opera che esposta è ‘Unknown Map- Senegal’ una serie di manufatti creati per celebrare e riportare alla luce poetesse mistiche sufi, esplorate attraverso fonti letterarie e corali.
Vivide Mantero, (Milano 1962), fotografa, nel 1999 si trasferisce a Zanzibar, Tanzania dove è rimasta per quasi 20 anni, ora vive in Portogallo, a Cascais. L’opera che presenta è ‘Vento’ nata dalla fortuna di vivere in un posto dove ogni elemento diventa fonte di ispirazione.
Dario Picariello (Avellino 1991), vive e lavora a Milano. Espone due opere: ‘Ninnanananinnanonna’ (2021) e Ephraim (2021). Le sue opere si basano sulla immagine fotografica come supporto ai contenuti, il ricamo, le incisioni e il testo e restituiscono una narrazione in bilico tra passato e presente.
Gin Angri, (Como, 1949) fotografo dal 1979, che ha trascorso un decennio in Mozambico, negli anni Novanta ha realizzato vari reportage dalla ex Jugoslavia, dalla Somalia e ancora in Mozambico. Dal 2010 fotografa il disagio psichico e sociale. L’opera in mostra è il ritratto di Mario Marangio, il “Ligabue” di Como, che porta sottobraccio il suo lavoro “Il Cristo del Mario“.
Jaime Poblete Aravena è nato a Santiago del Cile nel 1981. Vive e lavora vicino a Como. L’opera che espone, “Untitled, 2024” (270 x 80 x 27 cm), combina diversi materiali e tecniche. La scelta di tessuti misti lino-cotone come base, arricchiti da tinture per tessuti e pigmenti, suggerisce un’attenzione particolare alla texture e ai colori. La resina acrilica aggiunge un elemento di lucentezza, mentre il filo di cotone e i tubi di alluminio introducono elementi strutturali.
Infine, Miniartextil ospita un’opera realizzata da “I Fiori di Oltre il Giardino” associazione che opera da più di 10 anni nel Dipartimento salute mentale di Como (Presidente Lucia Battaglia) attraverso la promozione della loro rivista ed attività varie.
Spazio Natta, via Natta 18, Como
Nello Spazio Natta trova la sua sede naturale la Mostra/Installazione di due giovani artisti residenti in Svizzera e negli Stati Uniti:
DuoX Valeria Melodia Boisco (Ch) e Tyrone Brown-Osborne (Usa)
‘Something about Mothers and Daughters. Qualcosa su Madri e Figlie’
La mostra si articola nelle due sale espositive dello Spazio Natta. Nella prima sala, l’attenzione si concentra sul tema madri e figlie, sviluppato attraverso un’opera in tre atti: Battesimo, Dialogo e Connessione, realizzata in Italia, Svizzera e Stati Uniti. Nella seconda sala, viene presentata la quarta serie, intitolata Spedizione, realizzata in Africa. Queste quattro serie di opere, esposte in successione, raccontano in momenti distinti il concetto centrale della mostra, esplorando il legame attraverso un dialogo che interroga l’identità e la connessione fra le diverse sfaccettature che la compongono. Il duo di artisti DuoX espone una parte inedita del progetto Connessioni, presentato a Zurigo, Svizzera, recentemente. La selezione delle opere esposte si ispira all’elemento tessile, con un particolare focus sul tessuto wax, che crea un legame tra le serie fotografiche e gli arazzi presentati.
All’esterno dello spazio Natta è esposta l’opera di Kimiyasu Kato, architetto giapponese che da tempo vive e lavora in Italia, “Preghiera sospesa” e questo è il suo commento <Chi devo pregare? I leader dei Paesi che conducono la guerra, le vittime della guerra, oppure Dio? La mi preghiera è sospesa nel vuoto, forse per sempre..>
Basilica di San Fedele, Piazza San Fedele, Como
Infine nella Basilica di San Fedele sono esposte 8 fotografie della Chiesa del fotografo comasco Carlo Pozzoni. La serie di fotografie esposte rappresenta la continuazione del percorso artistico iniziato con il volume Cattedrale di luce, dedicato al Duomo di Como. Stavolta, le immagini sono scattate nella Basilica di S. Fedele, con l’approccio da fotoreporter che contraddistingue l’autore, Carlo Pozzoni. Il suo lavoro si concentra sull’osservazione, cercando di cogliere istanti significativi e la dimensione spirituale del luogo. Attraverso giochi di luce e scorci architettonici particolari, Pozzoni trasforma il reportage in fotografia d’arte, immortalando dettagli spesso sfuggenti agli occhi dei visitatori abituali e valorizzando gli elementi decorativi e la bellezza effimera delle variazioni luminose.
MINIARTEXTIL 33
Organizzazione: Associazione Arte&Arte
Date: 7 Dicembre 2024 – 9 Febbraio 2025
Luoghi: Como, Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, via Odescalchi, 3
Spazio Natta, via Natta 18, Basilica di San Fedele, Piazza San Fedele
Orari: Martedì – domenica 11 – 19; lunedi chiuso
Biglietti: intero 7 euro, solo per San Pietro in Atrio
info: www.miniartextil.it