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Luna Park Como, il Tar dà ragione ai giostrai per gli spazi di Muggiò:”Ora nuovo bando, siamo pronti”

5 febbraio 2025 | 17:36
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Luna Park Como, il Tar dà ragione ai giostrai per gli spazi di Muggiò:”Ora nuovo bando, siamo pronti”
Luna Park Como, il Tar dà ragione ai giostrai per gli spazi di Muggiò:”Ora nuovo bando, siamo pronti”
Luna Park Como, il Tar dà ragione ai giostrai per gli spazi di Muggiò:”Ora nuovo bando, siamo pronti”
Luna Park Como, il Tar dà ragione ai giostrai per gli spazi di Muggiò:”Ora nuovo bando, siamo pronti”
Luna Park Como, il Tar dà ragione ai giostrai per gli spazi di Muggiò:”Ora nuovo bando, siamo pronti”

Il Tribunale amministrativo regionale ha sospeso la delibera del Comune che prevedeva un’area ridotta rispetto a quella tradizionalmente utilizzata negli anni scorsi. E loro chiedono con urgenza un nuovo bando.

I giostrai del Luna Park di Como hanno vinto il ricorso presentato lo scorso gennaio al Tar della Lombardia: oggi il Tribunale amministrativo regionale ha sospeso la delibera del Comune che prevedeva un’area ridotta rispetto a quella tradizionalmente utilizzata negli anni scorsi. E mentre i giostrai chiedono con urgenza un nuovo bando per poter partecipare, nessun commento arriva dal Comune al momento. I gestori del Luna Park fanno sapere che si attendono il bando in tempi celeri per presentare la domanda di partecipazione. “Siamo soddisfatti della decisione del Tar – aggiungono – è da due anni che portiamo avanti questa battaglia”. Come detto, nessun commento da parte dell’amministrazione cittadina.

Arriva una stoccata polemica, invece, dal Pd di Como:“La nuova sentenza ha sancito l’ennesima vittoria da parte dei giostrai e l’ennesima sconfitta di Rapinese. – dicono il segretario cittadino Daniele Valsecchi e la capogruppo in consiglio comunale Patrizia Lissi – Ci auguriamo possa servire di lezione: non è possibile portare avanti un’amministrazione della chiusura. Le città sono fatte di persone, di cittadini e di lavoratori, che vivono e rendono viva la città e che devono essere ascoltate e sostenute nelle esigenze quotidiane. In questo caso, invece, – concludono Valsecchi e Lissi – si sono persi tempo e soldi dei cittadini per portare avanti una causa evitabile”.

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