Lunetta Savino in “La madre” al Teatro Fumagalli

Arriva al Fumagalli di Cantù un’opera che indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condure
La bravissima Lunetta Savino è Anna, la madre, ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi.
Martedì 11 febbraio arriva al Teatro Fumagalli di Vighizzolo “La madre”, un dramma teatrale che sta ottenendo un ottimo successo in tutta Italia. Il testo di Florian Zeller fa parte di una trilogia Il Padre, La Madre, Il Figlio; Ne La Madre Zeller indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condure. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo.
Il tono da black comedy iniziale lascia scappare più di un sorriso, per le situazioni descritte e il meccanismo delle ripetizioni che Zeller instaura nel testo, si trasforma lentamente in un dramma spietato che non sembra essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile.
Il mondo di Anna è un luogo in cui lei non si riconosce più, isolata da un ménage familiare che l’ha espulsa. Ma la responsabilità di questa solitudine non sta forse anche nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione? Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Ma dai ricordi di Anna si può immaginare un risveglio? Nella sua mente di madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche.
Nella società liquida e levigata di Zygmunt Baumann e Byung Chul Han il senso di colpa non basta più a tenere vicini i figli. Nel dolore del lasciarli andare, per una madre, c’è tutta l’accettazione della vita nel suo divenire, c’è del lasciar andare una parte di sé per rinascere nel distacco.

TEATRO FUMAGALLI – VIGHIZZOLO
Martedì 11 febbraio ore 21.15
LA MADRE
di Florian Zeller
con Lunetta Savino
e con Andrea Renzi, Niccolò Ferrero, Chiarastella Sorrentino
regia Marcello Cotugno
scene Luigi Ferrigno
luci Pietro Sperduti
costumi Alessandra Benaduce
produzione Compagnia Moliere
in coproduzione con Teatro di Napoli – Teatro Nazionale E Accademia Perduta Romagna Teatri
Biglietti in vendita QUI
Oppure alla biglietteria del teatro Via San Giuseppe 9
Vighizzolo di Cantù tel. 031.733711 / biglietteria@teatrofumagalli.it
Mercoledì, Giovedì, Venerdì 10.00 – 12.00 / 16.30 – 18.30