Regione Lombardia, la Commissione Cultura ha approvato il progetto di legge per la tutela di bande, cori e gruppi folkloristici lombardi

7 febbraio 2025 | 14:30
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Regione Lombardia, la Commissione Cultura ha approvato il progetto di legge per la tutela di bande, cori e gruppi folkloristici lombardi

La presidente della Commissione Cultura Anna Dotti: “Misure fondamentali per salvaguardare il patrimonio musicale e folkloristico lombardo”

È stato approvato dalla Commissione Cultura di Regione Lombardia, presieduta da Anna Dotti (FdI), il progetto di legge su Tutela, valorizzazione, promozione e sostegno alle bande musicali, fanfare, cori e gruppi folk della Lombardia. Il provvedimento, di cui è Relatore Floriano Massardi (Lega) è stato approvato con il voto dei gruppi di maggioranza e l’astensione dei gruppi PD e Movimento5Stelle.

Finalità del provvedimento è la salvaguardia, la valorizzazione e la diffusione della cultura musicale amatoriale di tipo bandistico, corale, strumentale, folkloristico e delle fanfare della Lombardia.

Il provvedimento prevede la promozione dell’insegnamento e della pratica della cultura musicale amatoriale di tipo bandistico, corale, strumentale, folkloristico e delle fanfare, con particolare attenzione al repertorio musicale popolare e amatoriale lombardo.
Sono previsti incentivi economici per l’attività di ricerca di partiture, compositori, documenti e testi ai fini della conoscenza del repertorio storico delle bande musicali, dei cori, delle fanfare, dei gruppi folk e strumentali, nonché dei loro più importanti esponenti.
Viene promossa la realizzazione di attività di educazione e di corsi di formazione musicale amatoriale di tipo bandistico, corale, strumentale, folkloristico e della danza popolare con una particolare attenzione alla formazione dei maestri. E’ inoltre previsto un censimento delle bande lombarde e la creazione di una piattaforma digitale di conservazione delle registrazioni e delle trascrizioni delle composizioni musicali tradizionali in collaborazione con l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) di Regione Lombardia.
Sono altresì previsti incentivi economici per l’acquisto di strumenti musicale, il rinnovo delle divise e i costi di affitto dei luoghi dove si effettuano le prove, i costi di trasferta di persone e strumenti.

Si istituisce infine un museo diffuso e integrato delle bande musicali, cori, fanfare e gruppi strumentali e folk.

La dotazione complessiva del provvedimento è di 700mila euro all’anno per tre anni. Modalità e criteri di assegnazione saranno stabiliti dalla Giunta con apposito regolamento. Beneficiari sono tutti i gruppi e i sodalizi musicali non a scopo di lucro che operino in Lombardia da almeno due anni.
Il provvedimento istituisce la “Settimana regionale della musica lombarda e dei Lombardi”, da celebrarsi annualmente nel corso della settimana che comprende il 21 giugno, Festa europea della musica.

Con uno specifico emendamento proposto da Giacomo Zamperini (FdI) viene istituito inoltre anche il riconoscimentoBorgo musicale custode del patrimonio musicale lombardo e dei lombardida attribuire ai Comuni che ospitino gruppi spontanei di tradizione musicale e orale lombarda al fine di incentivare la conservazione e l’implementazione del lascito immateriale accumulato nel tempo grazie all’attività di questi sodalizi. Il riconoscimento sarà gestito tramite un bando emesso dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale con una dotazione economica di 60mila euro all’anno per tre anni.

«Molti territori della Lombardia hanno una voce, un suono che rappresenta in modo identitario le singole realtà. Una tipologia di canti o melodie che si tramanda da generazioni e che racconta la storia e l’identità di una comunità. La nostra tradizione musicale non è solo un’eredità del passato, ma una presenza viva, radicata nei borghi e capace di evolversi – ha affermato AnnaDotti – Riconoscere e sostenere le realtà musicali che, anche non rientrando in strutture organizzate come bande o cori, rappresentano un tassello fondamentale dell’identità culturale e della storia musicale della Lombardia è uno degli obiettivi del nostro lavoro. Per valorizzare e preservare questo patrimonio culturale, l’emendamento introduce due misure fondamentali. La prima è l’istituzione del riconoscimento di un’identità custode, destinato agli enti locali che conservano e tramandano tradizioni musicali autentiche, la seconda misura è l’introduzione di un bando specifico per sostenere queste realtà con risorse economiche e supporto tecnico, favorendo la conservazione del patrimonio musicale, l’organizzazione di eventi e la documentazione delle tradizioni locali. Una tradizione è viva solo se ha la capacità di preservarsi e tramandarsi, come nel caso emblematico dei Coscritti di Premana. Non si tratta di musealizzare il passato, ma di garantirgli un futuro. Senza un adeguato supporto, molte di queste realtà rischiano di scomparire. Le tradizioni musicali popolari hanno senso solo se continuano a raccontare la terra, la gente e la vita delle comunità che le custodiscono, rigenerandosi continuamente nel presente e nel futuro».

Foto di copertina di Daniel Kirsch da Pixabay