“Così ti possiamo moltiplicare i soldi….”, commerciante di Cermenate ci casca: raggirato di 8.000 euro!

Ecco cosa hanno fatto per poter prendere i soldi veri e lasciare quelli falsi. Due africani denunciati, indagini per risalire ai complici. La ricostruzione dei carabinieri
Il miraggio della moltiplicazione dei soldi. Proprio così, sembra strano, ma è avvenuto davvero. Il titolare di una pizzeria di Cermenate è incappato nella truffa cosiddetta del “Black Money Scam”. Si è rivolto ai carabinieri, che hanno denunciato due dei presunti responsabili, mentre è ancora caccia ad altri complici. Il ristoratore ha consegnato ai malviventi quasi 8mila euro.
Tutto è iniziato martedì scorso quando il titolare della pizzerai è stato raggiunto nel suo locale da due africani che hanno millantato di essere a conoscenza di una tecnica segreta in grado di raddoppiare qualsiasi banconota attraverso l’utilizzo di particolari soluzioni liquide (foto). Il ristoratore, allettato dall’idea del guadagno facile, si è lasciato ingannare e ha consegnato ai due africani tutto il denaro che aveva a disposizione, 7.650 euro. I truffatori hanno quindi iniziato la messinscena davanti agli occhi del ristoratore. Infastidito dall’insopportabile odore dei liquidi che i due stavano maneggiando, però, il titolare della pizzeria si è allontanato, Quello che volevano i truffatori che, approfittando della distrazione della vittima, hanno sostituito le banconote con denaro falso. Sono poi usciti dal locale dicendo di dover completare altrove l’operazione.
Il ristoratore, rendendosi conto di essere stato raggirato si è rivolto ai carabinieri, che hanno avviato le indagini. Due giorni dopo altri due africani, probabilmente complici dei primi, si sono presentati al suo locale dicendo di dover terminare il lavoro. Sono intervenuti i militari che hanno identificato i due presunti truffatori, camerunensi di 51 e 37 anni. Uno è stato trovato in possesso di alcuni flaconi contenenti delle sostanze liquide ancora in fase di analisi, presumibilmente le stesse utilizzate per la prima truffa. Sono stati denunciati per truffa aggravata in concorso. Le indagini sono tuttora in corso per identificare i primi due uomini coinvolti nel raggiro e ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e il ruolo specifico di ciascuna delle persone coinvolte.
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