Neri Marcorè porta Fabrizio De Andrè a Chiasso




“La buona novella” è una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea che intreccia le canzoni con brani narrativi che De Andrè trasse dai Vangeli apocrifi.
Neri Marcorè è uno degli attori italiani più amati, non solo per le sue indubbie capacità, ma anche per la grande umanità. Forse non tutti sanno che la sua prima passione artistica è stata la musica ed in particolare i cantautori come Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Giorgio Gaber e Fabrizio De Andrè di cui canta spesso le canzoni come è successo anche la scorsa estate a Como. Ora Neri torna a confrontarsi con Fabrizio De André in uno spettacolo di teatro canzone che fa rivivere La Buona Novella, album pubblicato nel 1970, e che, come una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea, intreccia le canzoni con brani narrativi dai Vangeli apocrifi.
“La Buona Novella di Fabrizio De Andrè” è il prossimo spettacolo al Cinema Teatro Chiasso, martedì 18 febbraio ore 20.30. Il cantautore genovese l’aveva pensato dopo la lettura dei Vangeli apocrifi, dal protovangelo di Giacomo al Vangelo dell’Infanzia Armeno a frammenti dello Pseudo-Matteo. Prosa e musica, perciò, montati in una partitura coerente al percorso tracciato dall’autore nel disco del 1970. I brani parlati, come in un racconto arcaico, sottolineano la forza evocativa e il valore delle canzoni originali, svelandone la fonte mitica e letteraria. Di taglio esplicitamente teatrale, La Buona Novella da voce a molti personaggi: Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. Ed è proprio da questa base che prende le mosse la versione teatrale.

“Compito di un artista credo sia quello di commentare gli avvenimenti del suo tempo usando però gli strumenti dell’arte: l’allegoria, la metafora, il paragone”. Questa dichiarazione di De André è emblematica di come l’autore si sia posto, in tempi di piena rivolta studentesca, nei confronti di un tema così delicato e dibattuto dal punto di vista politico e spirituale.
Con La Buona Novella De André lavora certo a un’umanizzazione dei personaggi, ma questa traduzione cantata dai temi degli Apocrifi è fatta con grande rispetto etico e religioso. La valenza “rivoluzionaria” della riscrittura sta più nella decisione di un laico di affrontare un tema così anomalo per qui tempi che nei contenuti o nel taglio ideologico. Solo a tratti nel racconto appare l’attualizzazione; più spesso le ricche e variegate suggestioni immaginifiche, fantastiche e simboliche degli Apocrifi sono ricondotte a una purezza quasi canonica, e talvolta traspare la sensazione che esista, anche per l’autore, la sconvolgente possibilità che in Gesù umanità e divinità abbiano convissuto.
Traspare così un percorso parallelo nella interpretazione di De André, da una parte una innata tendenza a mettere in discussione tutto ciò che appare codificato, dogmatico o tradizionale, dall’altro una sensibilità che gli fa preferire tra le molte versioni degli Apocrifi sempre la scelta più nobile, matura e ricca umanamente, alla ricerca di un racconto forse meno sacro, ma sempre profondamente morale.
La drammaturgia aggiunta, recitata in gran parte da Neri Marcorè racconta l’antefatto de L’infanzia di Maria, svelandone la nascita ‘miracolosa’, e riempie il vuoto che va dall’infanzia del Cristo alla Crocifissione. Così 30 anni di vita di Gesù sono sintetizzati in un lungo racconto che ci svela un Cristo bambino anche stizzoso, impulsivo, che si serve dei suoi poteri talvolta per esibizionismo, sia quando accusato resuscita, per poi fa tornar morto, un bimbo caduto da una terrazza per farlo testimoniare a sua discolpa, sia quando in un passo di grande qualità poetica, guida i suoi compagni di gioco in una visionaria cavalcata sui raggi del Sole.
Un’elaborazione drammaturgica, perciò, che in qualche modo completa il racconto di De André, trasformando La buona novella non solo in un concerto, ma in uno spettacolo originale, recitato, agito e cantato da una compagnia di attori, cantanti e musicisti che penseranno l’opera di De André come un ricchissimo patrimonio che può comunque ben resistere, come ogni capolavoro, anche all’assenza dell’impareggiabile interpretazione del suo creatore.
Scrive il regista Giorgio Gallione: “Con Neri Marcorè abbiamo scandagliato per anni il teatro canzone di Gaber, e già ci confrontammo con i materiali di Faber in un altro spettacolo. Arrivare a La Buona Novella ci sembrava inevitabile. Qui ci appoggiamo inoltre ad un nuovo, efficacissimo arrangiamento di Paolo Silvestri, talentato, perenne compagno di avventure, e ad un ensemble di cantanti fortemente virato al femminile. Come a dire che La Buona Novella tratta certo della Passione di Cristo (per De André il più grande rivoluzionario di tutti i tempi), ma la racconta anche e sorprendentemente dalla parte di Maria, madre bambina inconsapevole e prescelta prima, straziata e piangente mater dolorosa poi”.

Lo spettacolo proposto dal Cinema Teatro è reso possibile grazie al Dicastero Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino-Fondo Swisslos e di AGE SA. Si ringrazia l’Associazione Amici del Cinema Teatro.
martedì 18 febbraio ore 20.30
Cinema Teatro Chiasso
Neri Marcorè in
LA BUONA NOVELLA
di Fabrizio De André
musiche Fabrizio De André, Gian Piero Reverberi, Corrado Castellari
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri
con Rosanna Naddeo
voce e chitarra Giua
voce, chitarra e percussioni Barbara Casini
violino e voce Anais Drago
pianoforte Francesco Negri
voce e fisarmonica Alessandra Abbondanza
scene Marcello Chiarenza
costumi Francesca Marsella
luci Aldo Mantovani
produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Carcano, Fondazione Teatro della Toscana, Marche Teatro, Teatro Nazionale di Genova
BIGLIETTI E PREVENDITA
Prima categoria CHF/Euro 38.-
Seconda categoria CHF/Euro 30.-
Terza categoria CHF/Euro 25.-
Quarta categoria CHF/Euro 20.-
È possibile acquistare i biglietti su www.ticketcorner.ch
La biglietteria del Cinema Teatro è aperta da mercoledì a venerdì dalle ore 17.00 alle 19.30, il sabato dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.30.
Tel.: +041 (0)58 122 42 78 – e-mail: cassa.teatro@chiasso.ch