Il 20 febbraio iniziano le celebrazioni |
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Marco Enrico Bossi: un secolo di memoria e musica

18 febbraio 2025 | 09:30
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Marco Enrico Bossi: un secolo di memoria e musica

Apre la mostra dedicata al Maesto Bossi, un musicista che ha lasciato un segno nella cultura comasca

Il 20 febbraio 1925 scompariva Marco Enrico Bossi, uno dei più grandi organisti e compositori che l’Italia abbia mai avuto. La morte sopravvenne per emorragia cerebrale sul bastimento francese De Grasse durante la traversata atlantica da New York a Le Havre, ritornando da una trionfale tournée negli Stati Uniti. Infatti la sua tecnica esecutiva straordinaria gli permise di ottenere un enorme successo, forse più all’estero che in patria. Nato a Salò il 25 aprile 1861 in una famiglia di organisti, Bossi studiò musica a Bologna e Milano, affermandosi presto sulla scena internazionale: già a diciotto anni si esibiva a Londra e negli Stati Uniti, conquistando il pubblico con la sua maestria.

Per diversi anni Marco Enrico Bossi visse a Como dove fu organista e Maestro di Cappella della Cattedrale dove fece costruire due organi; nella nostra città fondò il “Club Musicale”, chiamato dopo la sua morte “Società musicale M. E. Bossi”, attivo per più di sessant’anni al Casino sociale di Como. A Como naque suo figlio Renzo Rinaldo, anche lui talentuoso organista e copositore.

marco enrico bossi centenario

In occasione del centenario della scomparsa di Marco Enrico Bossi, l’Associazione Musicale “Amici dell’Organo” di Breccia ha organizzato un ampio programma di eventi per rendergli omaggio. La commemorazione ufficiale si terrà il 20 febbraio con una Santa Messa in suffragio presso la chiesa parrocchiale di Breccia, luogo a lui particolarmente caro. Successivamente, verrà inaugurata una mostra antologica e fotografica che ripercorrerà la sua vita e carriera attraverso lettere e documenti inediti.

Il percorso espositivo permetterà di scoprire le corrispondenze tra Bossi e illustri personaggi della cultura, tra cui Pascoli, D’Annunzio, Duse, Fogazzaro, Puccini e Verdi. Un contributo speciale sarà offerto dal critico d’arte Luigi Cavadini, supervisore dell’evento, che presenterà materiali inediti tra cui lettere scambiate con Giovanni Pascoli e una significativa missiva inviata da Verdi a Bossi nel 1895, in cui il compositore esprime la sua ammirazione per le opere del maestro.

La mostra, realizzata in collaborazione con l’Istituto Professionale Da Vinci-Ripamonti, ha coinvolto studenti e docenti nella creazione di un progetto innovativo che unisce grafica e storia musicale. Sarà visitabile presso il Centro Parrocchiale di Breccia in via Malvito, il 22 e 23 febbraio, per poi essere esposta in diverse sedi, tra cui la scuola primaria di Breccia, intitolata proprio a Bossi, e Villa Imbonati di San Fermo della Battaglia. Qui le preziose lettere verranno analizzate dall’Associazione Grafologica Italiana, offrendo una prospettiva affascinante sulla personalità e sul pensiero del compositore.

marco enrico bossi centenario

Le celebrazioni proseguiranno nei mesi successivi con i “Concerti di Maggio 2025”, giunti alla cinquantesima edizione tra i quali segnaliamo l’11 maggio, Juan Paradell-Solé, organista emerito della Cappella Sistina, che offrirà un concerto simbolico in omaggio a Bossi e al Giubileo. Anche l’Università Popolare ha voluto contribuire al ricordo di Bossi con due conferenze presso la Pinacoteca Civica di Como (via Diaz 84). Il 20 febbraio si discuterà di “Una famiglia di musicisti. Bossi e Como, non solo organo”, mentre il 27 febbraio l’incontro verterà su “Bossi laico. Il club musicale, al Carducci, la casa di Breccia, la Banda cittadina”.

Le celebrazioni per il centenario della scomparsa di Marco Enrico Bossi sono un’occasione per riscoprire e valorizzare il suo contributo alla musica organistica e alla cultura italiana ed europea.