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Variante Tremezzina, il tavolo in Prefettura non porta soluzioni concrete: ora si confida nel pressing del Ministero

20 febbraio 2025 | 15:00
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Variante Tremezzina, il tavolo in Prefettura non porta soluzioni concrete: ora si confida nel pressing del Ministero
Variante Tremezzina, il tavolo in Prefettura non porta soluzioni concrete: ora si confida nel pressing del Ministero
Variante Tremezzina, il tavolo in Prefettura non porta soluzioni concrete: ora si confida nel pressing del Ministero
Variante Tremezzina, il tavolo in Prefettura non porta soluzioni concrete: ora si confida nel pressing del Ministero

Nulla di fatto: l’azienda non riprende i lavori se non vengono rispettate le sue richieste. Unica via di uscita un possibile intervento diretto di Salvini. IL cantiere rischia uno stop prolungato. Sindaci sconcertati e furiosi.

Ognuno è rimasto sulle sue posizioni. Ma quello che più ha sconcertato è l’assenza di rappresentanti della ditta che si è aggiudicata l’appalto per il cantiere della variante della Tremezzina e che non si è presentata oggi al tavolo di confronto in Prefettura a Como. Ma da quanto si è appreso l’azienda ha chiesto – per la ripartenza dei lavori – il rispetto assoluto di cinque punti tra cui quello economico per il pagamento dello smaltimento dei detriti. Anas ha già trasmesso, lo scorso 30 gennaio, un apposito ordine di servizio finalizzato all’immediata ripresa di tutte le attività, con particolare riferimento a quelle di scavo in avanzamento. Ma la risposta, come detto, è stata un secco “no”. E così, per ora, tutto resta fermo. Uno stallo che – è stato evidenziato dal summit odierno – preoccupa tantissimo i sindaci del centro lago ed anche i rappresentanti della Regione, primo fra tutto l’assessore regionale Fermi.

A questo punto, per cercare di superare questo stallo, si confida nel possibile intervento diretto del Ministero e dello stesso responsabile Salvini. Che più volte ha detto che questa della Variante è una priorità assoluta. E forse solo lui ora può cercare di far riprendere i lavori, altrimenti il rischio di uno stop prolungato è concreto. Sono già mesi che l’impegno dell’azienda al cantiere è diminuito, del tutto fermo sul versante di Griante

L’incontro, organizzato dal prefetto, Corrado Conforto Galli e dal presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Alessandro Fermi, del responsabile della struttura territoriale Anas Nicola Prisco, nonché dei sindaci di Menaggio, Michele Spaggiari, Tremezzina, Mauro Guerra, Sala Comacina, Roberto Greppi, Grandola ed Uniti, Angelo Adamo, Griante, Pietro Ortelli, e di Centro Valle Intelvi, Mario Pozzi. Al loro fianco i primi cittadini di Cernobbio, Matteo Monti, di Moltrasio, Giuseppe Carrano, di Carate Urio, Paola Pepe e di Laglio, Giancarlo Premoli, per la disamina di alcune problematiche viabilistiche registrate lungo il tratto della “Regina” nel loro territorio. Presenti anche il questore, Marco Calì, il comandante provinciale dei Carabinieri, Giuseppe Colizzi e il comandante della Polizia Stradale di Como, Antonio Prina.