We are nomads, la danza di Anuang’a al Sociale
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Martedì 25 febbraio l’artista keniota Fernando Anuang’a porta in scena i nomadi moderni, individui che navigano tra le sfide della vita
Martedì 25 febbraio, alle 20.30, la Stagione Danza del Teatro Sociale di Como propone un appuntamento OFF dal titolo We are nomads, una coproduzione Lalanbik – Centre de développement chorégraphique o.I. Palm Heights Residency – Cayman Island con Fernando Anuang’a, rinomato artista keniota che ha dato un contributo significativo alla danza. Con una carriera che dura da oltre tre decenni, Anuang’a ha ottenuto riconoscimenti sia in Kenya che a livello internazionale per le sue espressioni artistiche uniche. Il suo percorso artistico è testimonianza della sua passione e dedizione. Anuang’a ha continuamente ampliato i confini della danza tradizionale e ha lasciato un impatto duraturo sul mondo dell’arte. Mentre continua ad evolversi come artista, il suo lavoro ispirerà e affascinerà senza dubbio il pubblico di tutto il mondo. In questo assolo, Anuang’a si interroga su chi è alla ricerca di qualcosa come i nomadi che vanno in cerca di nuovi pascoli. Anuang’a esplora il concetto dello stile di vita nomade, che incarna lo spirito umano di esplorazione, libertà e auto-scoperta. Nella sua terza creazione da solista, riflette sulla fondamentale questione dei bisogni umani, traendo ispirazione dai nomadi Maasai e dalla loro incessante ricerca di pascoli.
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I nomadi Maasai si muovono attraverso il tempo e lo spazio, lasciando dietro di sé una scia di polvere e impronte. Riflettendo sul loro cammino, usano solo ciò che è necessario per aprirsi la strada verso il futuro.
La vita di ognuno e ognuna è segnata da un continuo viaggio, evolvendo dal nomadismo tradizionale al nomadismo digitale. Anche gli esseri umani sono nomadi nelle proprie vite, da nomadi in senso tradizionale a nuovi nomadi digitali. Ci si sposta da un posto all’altro, non ci si ferma ma non si vorrebbe rimanere. Si è sempre alla ricerca di una propria strada. Si riflette sulla propria vita e si usa ciò di cui si ha bisogno per il proprio viaggio. Si cammina maestosamente come fecero gli antenati, ci si ferma quando si è stanchi per placare la sete e riposare i piedi. Così si va oltre i confini…
In questo modo, i nomadi moderni camminano con una magnificenza che ricorda quella dei loro antenati – orgogliosi, coraggiosi e sempre consapevoli di dove i loro piedi abbiano già camminato. Il lavoro di Anuang’a cattura sia la resilienza che l’adattabilità, insite nello spirito umano, mentre gli individui navigano tra le sfide della vita, preservando una profonda connessione con il loro patrimonio.
Biglietti disponibili online oppure presso la biglietteria del Teatro