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Arrestati sette operatori della Rsa di Dizzasco: violenze, ingiurie e percosse ai pazienti allettati, inchiesta-choc

24 febbraio 2025 | 08:36
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Arrestati sette operatori della Rsa di Dizzasco: violenze, ingiurie e percosse ai pazienti allettati, inchiesta-choc
Arrestati sette operatori della Rsa di Dizzasco: violenze, ingiurie e percosse ai pazienti allettati, inchiesta-choc
Arrestati sette operatori della Rsa di Dizzasco: violenze, ingiurie e percosse ai pazienti allettati, inchiesta-choc
Arrestati sette operatori della Rsa di Dizzasco: violenze, ingiurie e percosse ai pazienti allettati, inchiesta-choc

Il blitz all’alba. I carabinieri portano alla Procura i risultati di sei mesi di indagini: episodi ripetuti ai danni di persone spesso malate ed inermi. Tutto accertato dalle riprese video.

Dopo sei mesi di indagine, dalle prime ore di oggi i carabinieri della Compagnia di Menaggio, unitamente a quelli del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Como, stanno eseguendo un provvedimento cautelare a carico di sette persone (2 in carcere e 5 arresti domiciliari) tutti residenti nell’area dell’Alto Lago e coinvolte in episodi continue di percosse, ingiurie e violenze verbali e fisiche a danni di anziani ospiti di una RSA di Dizzasco (Sacro Cuore)-

L’inchiesta, partita nel mese di agosto 2024, è stata avviata da un esposto presentato alla Stazione dei Carabinieri di Centro Valle Intelvi dopo la notizia che all’interno della R.S.A. di Dizzasco – avvenivano presunti maltrattamenti nei confronti degli anziani ospitati nella struttura e affidati per motivi di cura e vigilanza al personale medico e paramedico dipendente della stessa casa di cura. Dopo l’esposto le indagini hanno permesso di ottenere i primi e concreti riscontri. I carabinieri hanno proceduto poi a una complessa e ininterrotta attività investigativa, durata sei mesi appunto, condotta dalla Stazione di Centro Valle Intelvi con il supporto del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Como.

Nel corso delle attività investigative, coordinati dalla Procura di Como (Sostituto Procuratore Alessandra Bellù), sono state raccolte testimonianze video e intercettazioni audio\video che mostrano quello che succedeva nella RSA. L’indagine ha accertato l’esistenza di violenze sistematiche divenute – purtroppo – consuetudini lavorative. A confermare il quadro risultano le reazioni di diversi pazienti che appaiono spaventati e scossi. Alcuni di questi anziani d’istinto si portano subito le mani a protezione del viso per non essere colpiti.

I reati contestati a carico dei 7 operatori riguardano condotte di maltrattamenti in concorso, valutata la loro continuazione, all’indirizzo di una pluralità di pazienti. Azioni ripetutamente offensive che hanno creato nelle vittime uno stato di sofferenza morale e psichica mediante continue percosse, ingiurie, denigrazioni. Le umiliazioni, fisiche e psichiche sono state perpetrate nei confronti di persone inermi, anziane e malate, spesso allettate o comunque non autosufficienti. Per un’operatrice, inoltre, è stato contestato anche l’esercizio abusivo della professione di infermiera, non avendo questa alcun titolo riconosciuto per svolgere la professione.

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