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Gli arresti alla Rsa di Dizzasco, il sindaco Riva:”Non ci sono parole, orrore e sgomento in tutto il nostro paese”

24 febbraio 2025 | 11:30
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Aldo Riva, il sindaco del piccolo comune dove stamane sono scattati i provvedimenti:”Tutti sconvolti, ho appreso stamane la notizia dalla stampa”.

Le prime reazioni alla notizia-choc diffusa in mattinata dai carabinieri del comando provinciale di Como (vedi lancio qui sotto) dei sette arresti all’interno della Rsa Sacro Cuore di Dizzasco: operatori che, a vario titolo, si sono resi responsabili – tutto accertato da riprese video e ambientali – di violenze, ingiurie e percosse ai pazienti, spesso malati e in situazioni psicologiche delicate. Eppure…..eppure si, è successo visto che i carabinieri hanno lavorato sodo a questa inchiesta: i militari di Centro Valle Intelvi, raccolta una segnalazione, hanno avviato accertamenti e verifiche fino alla conclusione (sconcertante). E la Procura di Como (dottoressa Bellù) ha emesso il provvedimento restrittivo per i 7 coinvolti: due sono finiti in carcere, cinque ai domiciliari.

Qui alcuni fotogrammi diffusi dai carabinieri: filmati che accusano in modo pesante i sette arrestati

arrestati operatori rsa di dizzasco per violenze ai poazienti fermo immagini carabinieri
arrestati operatori rsa di dizzasco per violenze ai poazienti fermo immagini carabinieri

La prima reazione è quella del sindaco del piccolo paese che ospita la Rsa, la più grande dell’intera provincia di Como con i suoi oltre 200 degenti. Decine le persone che ci lavorano tra personale medico, infermieristico e addetti alla mensa. Aldo Riva ha visto stamane le auto dei carabinieri andare verso la struttura, ma mai poteva immaginare una cosa simile:”Ho appreso dalla stampa – spiega alla redazione – questa notizia. Nessun sentore, non ne sapevo assolutamente nulla dell’indagine, ma giusto così. Eh che dire ? Orrore e sgomento. E credo di interpretare lo stato d’animo di tutti i miei concittadini a fronte di questa risultanza investigativa. Aggiungo che non ci sono parole per descrivere atteggiamenti simili verso persone fragili. Ora, ovviamente, aspettiamo i vari gradi di giudizio della magistratura”.

Nel video sopra le immagini fornite dai carabinieri del comando provinciale

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