Sinfonia, l’Orchestra del Lario in concerto a Cantù

27 febbraio 2025 | 13:30
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Sinfonia, l’Orchestra del Lario in concerto a Cantù

Sabato 1 marzo, la stagione musica del teatro canturino ospiterà il concerto “Sinfonia”, diretto dal Maestro Vanni Moretto

Sabato 1 marzo, alle 21, il Teatro Comunale San Teodoro di via Corbetta 7 a Cantù, nell’ambito della Stagione Musica, ospiterà Sinfonia, un concerto dell’Orchestra Sinfonica del Lario diretta da Vanni Moretto.

Parola d’ordine di questo concerto è, naturalmente, Sinfonia.
Se il termine in origine, secondo la sua etimologia, indicava semplicemente il “suonare insieme” di più voci, e dal Seicento era utilizzato per indicare il brano introduttivo di un’opera o di una cantata, nel Settecento diventa una forma autonoma, e con il classicismo viennese si afferma come LA forma sinfonica per eccellenza.
Le due figure più significative per la storia di questa forma musicale sono indubbiamente da un lato Franz Joseph Haydn, con le sue 104 sinfonie, e dall’altro Ludwig van Beethoven, che di sinfonie ne compose solo 9 ma si impose come punto di riferimento per tutti i compositori che vennero dopo di lui.
Entrambe le sinfonie proposte in questo concerto sono capolavori della maturità dei loro creatori. La sinfonia conosciuta come “La sorpresa”, o anche “Con il colpo di timpano” è la terza delle 12 sinfonie londinesi, composte da Haydn in occasione delle due tournées in Inghilterra compiute fra il 1791 e il 1795. Dopo oltre trent’anni di attività trascorsi alla corte dei principi Esterházy, Haydn si ritrova improvvisamente sciolto da ogni legame, e accetta l’invito dell’impresario Salomon a recarsi a Londra, dove la sua fama lo ha da tempo preceduto e dove troverà, per l’esecuzione della sua musica, un’orchestra di altissimo livello e con un organico quasi doppio rispetto a quello di cui disponeva in Austria. Proprio grazie a queste nuove condizioni Haydn riuscirà a proiettare il genere della sinfonia verso il futuro, sviluppando in una concezione pienamente “sinfonica” il suono orchestrale, che nella sua precedente produzione era ancora essenzialmente “cameristico”.
Con la sua Ottava Sinfonia Beethoven chiude in qualche modo il cerchio aperto da Haydn: possiamo infatti considerare questa sinfonia come l’ultima grande sinfonia autenticamente classica, prima della svolta costituita dalla Nona Sinfonia. Dopo tante esperienze innovatrici (pensiamo in particolare alla Quinta e alla Settima Sinfonia), in quest’opera Beethoven sembra davvero volersi riagganciare alla più pura tradizione classica, rappresentata da Haydn e Mozart: lo dimostrano, fra le altre cose, il ripristino del Minuetto nella sua forma più classica e le dimensioni relativamente contenute. Lungi dall’essere, come a volte è stata considerata, una sinfonia “minore”, l’Ottava Sinfonia è invece davvero del frutto della completa maturità beethoveniana, “una conquista dell’ultima postazione prima di spiccare il salto verso le regioni incontaminate dell’ultimo e piú tardo stile”.  Chiudiamo con una piccola curiosità: proprio in questa “piccola” sinfonia Beethoven usa per la prima volta un estremo fortissimo, fff, un forte con 3 effe, come non aveva mai fatto nemmeno nell’Eroica o nella Quinta, accanto a momenti di “pianissimissimo”, con 3 pi, ppp, quasi a testimoniare la volontà di esplorare fino agli estremi confini una forma dalla quale si stava congedando.

PROGRAMMA COMPLETO

F.J. Haydn  (1732-1809)
Sinfonia n. 94 in sol maggiore “La sorpresa“
Adagio cantabile
Andante
Menuetto, allegro molto
Allegro di molto

L.v. Beethoven (1770-1827)
Sinfonia n. 8 in Fa maggiore
Allegro vivace e con brio
Allegretto scherzando
Tempo di Menuetto
Allegro vivace

Biglietti in prevendita cliccando qui