Dizzasco, i vertici del “Sacro Cuore” incontrano i familiari dei degenti dopo la bufera-arresti: le loro parole al giudice
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Una delle persone finite in carcere ottiene i domiciliari, l’altro arrestato resta in cella. Stamane l’incontro alla Rsa. La vicinanza del sindaco alle famiglie:”Non oso pensare come si possano sentire….”
E’ il giorno del faccia a faccia tra i vertici della Rsa “Sacro Cuore” di Dizzasco ed i familiari dei degenti, tutti ovviamente sotto choc dopo la bufera arresti dei giorni scorsi (sette in tutto) per maltrattamenti e umiliazioni alle persone ricoverate. Un chiarimento necessario e doveroso dopo quanto accaduto. I familiari sono stati convocati stamane proprio dai responsabili della Rsa per avere un confronto con loro in ottica futura. E per ricevere opportune garanzie per i loro familiari ospiti della struttura di Dizzasco.
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Nel frattempo l’inchiesta fa segnare una novità in queste ore: è stata scarcerata Evelina D’Amico, una delle dipendenti della Rsa finite in carcere in seguito all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Massimo Mercaldo. Lo stesso giudice ha accolto la richiesta del legale della donna si una misura meno pesante dopo la cella. La D’Amico, da quanto si è appreso, ha risposto alle domande del giudice chiarendo la sua posizioni e le contestazioni: è ora agli arresti domiciliari al pari di altri cinque arrestati. Si tratta di Guglielmo Bruzzo, Paola Garbagnati, Sabrina Codara, Milena Faverzani e Florentina Florea: interrogatori di garanzia già fatti anche da parte loro (quasi tutti). Rimangono ai domiciliari anche se qualche legale ha avanzato richieste di misure meno restrittive.
Istanza respinta invece per il secondo indagato finito in carcere, Fabrizio Violetti, per cui l’ordinanza è stata confermata dal Giudice Mercaldo. Anche in questo caso non sono note le motivazioni che hanno portato alla decisione da parte del gip da quanto si è appreso.