Pinacoteca, apre la mostra su Paul César Helleu

4 marzo 2025 | 13:00
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Pinacoteca, apre la mostra su Paul César Helleu

Dall’8 marzo all’11 maggio, Campo quadro ospiterà otto ritratti di donna di Paul César Helleu provenienti dalla collezione Carlo Grassi

La Pinacoteca civica di Como, nello spazio Campo quadro, celebra la collezione Carlo Grassi con l’esposizione di otto ritratti di donna dell’artista francese Paul César Helleu appartenenti al collezionista Grassi e donati ai Musei civici cittadini dalla moglie, Nedda Mieli, nel 1985 in memoria del figlio Gino, morto volontario durante la Seconda Guerra Mondiale a soli 18 anni.
Paul César Helleu (1859–1927) è stato un pittore e incisore francese della Belle Époque, noto soprattutto per i suoi ritratti di donne eleganti e sofisticate, spesso dell’alta società. Il suo stile si è sempre distinto per l’uso di linee fluide e delicate, con una particolare attenzione ai dettagli dei volti, dei capelli e dell’abbigliamento delle sue modelle. Nella sua arte Helleu riusciva a catturare l’essenza e la grazia femminile, utilizzando colori tenui e giochi di luce. I suoi ritratti trasmettono, ancora oggi, un senso di raffinatezza e intimità, con una grande attenzione ai dettagli e una forte sensibilità estetica.

mostra Helleu in Pinacoteca Civica

La donazione – esposta in Campo quadro dall’8 marzo al 11 maggio con la curatela di Veronica Vittani e Francesca Testoni – è frutto del prezioso lavoro di consulenza e intermediazione dello storico dell’arteAlberto Longatti che ne capì anzitempo il valore definendo Helleu un virtuoso della Belle Époque di grande piacevolezza descrittiva e sicura professionalità e le sue opere eccellenti per la consumata abilità nell’incisione e la grazia dei soggetti femminili.
Lo stile Helleu, contraddistinto da eleganza, raffinatezza e un’inconfondibile grazia femminile, riscosse un enorme successo a Parigi, Londra e New York. In mostra trova spazio anche l’immagine di sua moglie Alice, modella prediletta, immortalata nell’unica opera orizzontale della serie. Oltre ai volti di donna realizzati con la tecnica della puntasecca, sono esposti un ritratto realizzato da Boldini che raffigura Helleu stesso e una testa in gesso di Troubetzkoy, anch’esso ritratto di Helleu, in stile “scapigliato”. Come scrisse Longatti, l’insieme delle opere forma una piccola ma abbastanza significativa personale di Helleu.
«Una delle finalità che un museo deve necessariamente perseguire è quella del ricordo costante di chi ha contribuito a costruire il patrimonio della città – ha affermato Veronica Vittani, curatrice della Pinacoteca civica – Queste donazioni, oggi come ieri, sono atti di generosità infinita, perché permettono a ciò che è per pochi, di diventare per tutti in eterno. La piccola ma preziosa selezione di opere di Helleu in Pinacoteca racconta di un periodo di grandi cambiamenti, di un artista di stile e della bellezza delle sue donne, ma è anche la storia di una famiglia che trasformò il dolore, in amore verso la comunità. Questo è il grande valore dei beni custoditi nei musei come il nostro».

mostra Helleu in Pinacoteca Civica

Ripercorrendo le tappe storiche, Carlo Grassi (1886-1950) fu un industriale di origini italiane, nato in Grecia e trasferitosi in Egitto alla fine dell’Ottocento, dove divenne un noto produttore e commerciante di tabacco. Nel 1918 sposò Nedda Mieli, anchessa di origini italiane, e insieme trascorsero diversi periodi in Italia. Oltre alle residenze di Roma e Milano, possedevano una vasta tenuta, “Salterio”, a Lora, che negli anni ’40 fu donata all’Opera don Guanella di Como e oggi ospita la Casa di Gino. Fu proprio questa villa a diventare la sede della loro vasta collezione d’arte, che includeva, tra le altre cose, antichità egizie (donate nel 1951 ai Musei Vaticani), oggetti d’arte orientale, grafiche, e opere di artisti come Manet, Van Gogh, Ensor, Cézanne, ma anche del XIX secolo italiano, del Divisionismo, e dei protagonisti delle avanguardie (Boccioni, Balla), fino agli artisti degli anni tra le due guerre (Morandi, De Pisis, Tosi). Questa straordinaria raccolta fu donata al Comune di Milano nel 1956 e oggi è esposta alla Galleria d’Arte Moderna. La donazione al Comune di Como, da parte di Nedda Mieli, avvenne nel 1985, ma le opere giunsero in Pinacoteca solo all’inizio degli anni 2000. Nel 1982 Nedda Mieli Grassi fu insignita del Premio Stecca Città di Como come “mamma della Casa di Gino” e nel 1986 le fu riconosciuto l’Abbondino d’oro, la massima onorificenza che il Comune di Como riserva alle proprie benemerenze. Nedda Mieli, il marito Carlo Grassi e il figlio Gino riposano nella cappella della Madonna delle Grazie, all’interno del compendio della Casa di Gino a Lora.

La Pinacoteca Civica è apertada martedì a domenica ore 10 -18 (ultimo ingresso ore 17.30)
Mostra compresa nel biglietto d’ingresso della Pinacoteca, acquistabile qui