Tragedia con l’aliante in Val Cavargna: Barani pilota esperto e scrupoloso, accertamenti per capire cosa è successo

L’uomo era molto conosciuto al campo di volo di Alzate: domenica è decollato da lì, poi il silenzio. Ricerche difficili in una zona impervia.
Nessuna certezza, ma ulteriori accertamenti in corso da parte delle autorità per stabilire le cause della tragica caduta dell’aliante con a bordo Alberto Barani, 58enne imprenditore milanese, morto domenica pomeriggio dopo lo schianto al suolo in Val Cavargna. Era decollato dall’Aeroclub Volovelistico Lariano di Alzate Brianza, un luogo che conosceva alla perfezione, frequentato ogni fine settimana con la stessa passione di sempre. Resta da accertare cosa è successo domenica pomeriggio dopo la sua uscita e poi il silenzio: il mancato rientro ha fatto scattare l’allarme. Il corpo di Barani è stato trovato intorno alle 2 di notte, in una zona impervia della Val Cavargna, a oltre 1000 metri di quota. È stato poi trasportato all’ospedale Manzoni di Lecco per l’autopsia.
La notizia della sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo. A Milano, dove viveva, amici e vicini sono sconvolti. Lascia la moglie e un figlio di 19 anni. Commossi ed attoniti gli amici del club di volo di Alzate dove era ormai di casa. Alberto era uscito per la prima volta da solo nel 2019, da allora è sempre cresciuto ed affrontato la passione con grande scrupolo ed attenzione. Ecco perchè l’incidente è ancora un giallo, così come l’impatto del velivolo di Barani, finito in un punto con la neve ad oltre 1.000 metri di quota.
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