Albavilla, uno spettacolo per non dimenticare “Quel Maledetto Giorno”

Venerdì 7 marzo, “Quel maledetto giorno” sarà portato in scena dalla compagnia teatrale La Sarabanda con il gruppo corale La Campagnola
Venerdì 7 marzo, alle ore 21, il Cineteatro della Rosa di via Patrizi 6 ad Albavilla, ospiterà lo spettacolo teatrale Quel maledetto giorno, per la regia di Loredana Riva, nato da un progetto collaborativo tra la compagnia teatrale La Sarabanda, che nel reading, attraverso l’intensa interpretazione dei tre attori in scena, Mara Gualandris, Loredana Riva e Corrado Sottocornola, fanno rivivere i personaggi protagonisti delle due vicende e il gruppo corale La Campagnola, che con il suo organico di 21 elementi (tra voci maschile e femminili, divisi in quattro sezioni), diretti dal maestro Walter Sala, accompagna con canti appropriati e appositamente selezionati, dagli spirituals ai canti popolari della più vera e genuina tradizione delle filande della Brianza, amplificando il crescente mood emotivo.
SINOSSI DELLO SPETTACOLO
Quel maledetto giorno porta in luce l’origine della giornata internazionale della donna, dedicata alla condizione del proletariato femminile di ieri e di oggi, in ogni angolo del mondo. E lo fa portando lo spettatore a rivivere le cronache, frutto di approfondite ricerche, di due terribili tragedie avvenute a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo.
Nella prima, il 25 marzo del 1911, a New York, nel quartiere di Manhattan, intorno alle 16,30, nella fabbrica di camicie “Triangle Waist Company” scoppia un violento incendio e le ragazze vengono avvolte dal fuoco. Sono senza via di scampo: “le ragazze cadevano dalle finestre, a grappoli, da sole o abbracciate l’una con l’altra, e le gonne in fiamme segnavano l’aria”. La grande tragedia fece comprendere le condizioni, a quel tempo inesistenti, delle norme di sicurezza sul lavoro. Le 146 vittime (123 donne e 23 uomini), nella maggior parte italiane, non ebbero neppure giustizia dal tribunale, che mandò assolti i proprietari dall’accusa di non avere adottato misure adeguate di prevenzione-incendio e avere sbarrato le porte che dovevano servire come uscite di sicurezza.
La cronaca della seconda terribile tragedia ci porta al di qua dell’oceano nella nostra Brianza collinare e più precisamente ad Oggiono. In questo paese affacciato sulle rive del suo lago il primo febbraio del 1898 si scatenò un ciclone assassino. Il vento aveva soffiato tutta notte con intensità crescente e verso le otto l’uragano aveva toccato il culmine della sua forza distruttrice. In un frastuono spaventoso il vento riuscì ad abbattere il campanile della chiesa di Sant’Eufemia che crollò in pochi istanti. Nella sua marcia distruttrice il tornado si riversò nella zona industriale colpendo la ciminiera della filanda Brusadelli che dopo aver vacillato per alcuni istanti crollò di schianto sulla copertura dell’opificio.
Quel maledetto giorno si sviluppa quindi su un doppio binario ed evidenzia il parallelismo che accomuna le due vicende, così lontane geograficamente, ma così vicine nella loro drammaticità ed analogia, offrendo spunti di profonda riflessione.

PROSSIMI APPUNTAMENTI
La stagione si concluderà con il consueto appuntamento con gli Albateatro per la regia di Mario Calabrò: la compagnia metterà in scena una brillante commedia di Amendola e Corbucci, una delle più celebri interpretazioni del grande Erminio Macario. Pautasso Antonio esperto di matrimonio è in programma il 9, l’11 e il 16 maggio.
Per evitare la formazione di code e lunghe attese, è possibile acquistare i biglietti direttamente sul sito del Cineteatro.
Ingresso: intero a 13 euro, ridotto (fino 14 anni e over 65) a 10 euro.