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Riaperta con una settimana di anticipo la provinciale per Cavargna: da oggi si circola con il senso unico alternato

7 marzo 2025 | 13:04
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Oggi le auto tornano a transitare: smottamento a fine del mese di gennaio. La Provincia stanzia oltre 500.000 euro per la messa in sicurezza

Dopo la demolizione controllata dello scorso 28 febbraio – effettuata con l’impiego di 300 kg di esplosivo – e la successiva rimozione di circa 3.000 metri cubi di materiale franato sulla provinciale 10, nel territorio comunale di San Nazzaro Val Cavargna, la strada è stata riaperta questo pomeriggio al traffico: finora c’è il senso unico alternato. La provinciale era chiusa dallo scorso 29 gennaio a causa di una frana.

Per garantire la sicurezza della circolazione in attesa della posa delle reti paramassi, sono stati installati new jersey a valle e geo-blocchi prefabbricati in calcestruzzo a monte (vedi foto allegate). Ieri, nel corso della seduta del Consiglio Provinciale, è stato approvato all’unanimità il riconoscimento del debito fuori bilancio di oltre 500.000 euro, necessario per coprire i costi dei lavori di somma urgenza. Durante la discussione, la consigliera provinciale Antonella Mazza ha espresso un ringraziamento al Presidente, ai tecnici della Provincia per la rapidità dell’intervento. La riapertura di oggi è con una settimana di anticipo rispetto ai tempi stimati.

“Siamo pienamente consapevoli della fragilità idrogeologica di questa area, che monitoriamo costantemente – dichiara il Presidente della Provincia, Fiorenzo BongiascaDal 2016 a oggi, solo per interventi di messa in sicurezza a seguito di eventi calamitosi, abbiamo investito circa 820mila euro. Inoltre, tra il 2021 e il 2022 abbiamo posato nuovi guard rail lungo la SP 10 e la Sp 11 per 1 milione e 300 mila euro.  Infine, grazie ai fondi del PNRR destinati alla riduzione del rischio di alluvioni e frane, abbiamo programmato cinque interventi mirati per migliorare la sicurezza della viabilità provinciale in questa zona, con un investimento complessivo di circa 620mila euro. Questo dimostra, ancora una volta, che la Val Cavargna non è affatto un territorio di serie B, come qualcuno ha sostenuto”.