Venerdì al Carducci per "Oltre il sipario" |
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Qualcosa ci sta sognando: giù nella dark zone degli ultimi 100 anni con il body-talk di Manuela Gandini

11 marzo 2025 | 15:30
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Qualcosa ci sta sognando: giù nella dark zone degli ultimi 100 anni con il body-talk di Manuela Gandini
Qualcosa ci sta sognando: giù nella dark zone degli ultimi 100 anni con il body-talk di Manuela Gandini
Qualcosa ci sta sognando: giù nella dark zone degli ultimi 100 anni con il body-talk di Manuela Gandini

Al Carducci uno spettacolo immersivo tra propaganda, totalitarismi e visioni surrealiste, interrogandosi sul potere dell’immaginazione e sulla persistenza dei simboli del passato.

Un’immersione profonda e visionaria nell’arte e nella storia dell’Europa dal 1929 ad oggi: “Qualcosa ci sta sognando” è un talk performativo e multimediale ideato e interpretato da Manuela Gandini e musicato dal vivo da Brando Barbieri, che andrà in scena a Como venerdì 14 marzo alle ore 21.00 presso il Salone Musa dell’Associazione Carducci, nell’ambito della rassegna “Oltre il sipario”.

Nel vento tragico e infuocato di questo primo quarto di secolo, nel quale imperversano le teorie più improbabili, “Qualcosa ci sta sognando” è concepito come una lezione-azione attraverso i falsi dèi del Novecento, gli spettri del Nazismo e del Fascismo, la propaganda politica e le visioni surrealiste. Da un lato, la magia nera del potere omologatore e totalitario; dall’altro, il misticismo visionario dell’arte.

Lungo un percorso tra storia, arte e politica, il racconto prende avvio da due città emblematiche: Monaco di Baviera e Parigi. Da una parte, il regime nazista con la sua propaganda orchestrata da Joseph Goebbels, dall’altra, la fucina di idee e sperimentazioni artistiche del Surrealismo. Tra gli episodi narrati, si dipana la storia di Eva Braun, giovane donna che sogna di diventare una diva o una grande fotografa, mentre nella capitale francese Luis Buñuel e Salvador Dalí danno vita a “Un Chien Andalou”, un film che apre una ferita simbolica nel secolo breve.

Attraverso un percorso rizomatico, accidentato e imprevedibile, Gandini attraversa la camera oscura del Novecento, dove si ergono i fantasmi di Auschwitz, il fungo atomico, l’LSD, le solarizzazioni di Man Ray, le rivolte del ‘68, la pecora Dolly, la morte dei Kennedy e la massificazione della Coca Cola e di Marilyn Monroe.

L’arte come rito di purificazione

Il talk si snoda tra parole, gesti e filmati, mettendo a confronto figure chiave della storia e dell’arte: da Joseph Beuys a Marina Abramovic, da Alejandro Jodorowsky a Michelangelo Pistoletto, fino a Bartolina Xixa. Artisti e pensatori che hanno cercato di ribaltare il conformismo e l’omologazione attraverso rituali di trasformazione e visioni alternative all’antropocentrismo dominante.

Particolarmente significativo è il confronto tra il rapporto tossico e morboso di Eva Braun per Adolf Hitler e la figura di Lee Miller, ex compagna di Man Ray, che, come fotoreporter, entra nell’appartamento di Hitler a Monaco con gli anfibi infangati dalla terra di Dachau, sancendo una sorta di rovesciamento simbolico della Storia.

“Qualcosa ci sta sognando” non è solo una narrazione, ma un’esperienza immersiva che conduce il pubblico in un rito di purificazione collettiva. L’interrogativo finale rimane aperto e inquietante: ci siamo davvero liberati dai simboli più truci della storia?

manuela gandini qualcosa ci sta sognando

QUALCOSA CI STA SOGNANDO

Uno spettacolo concepito come viaggio nella dark zone degli ultimi 100 anni

di e con
Manuela Gandini

Musica live di Brando Barbieri

Venerdì 14 Marzo alle 21.00

L’evento si terrà presso l’Associazione G. Carducci, Viale Cavallotti 7, Como.

Per informazioni e prenotazioni: amicidelcarducci@gmail.com – Tel. 031 2742110. Segreteria aperta lunedì > mercoledì 8.30-12.30, venerdì 14.00-17.00. Ingresso libero con offerta minima.

Manuela Gandini è critica d’arte contemporanea, curatrice e docente alla NABA di Milano. Scrive per “La Stampa” e “Il Manifesto” ed è responsabile della sezione Forme della rivista “Machina”. E’ autrice del volume “Ileana Sonnabend. The queen of art” (Castelvecchi 2008) e del film “Leo Castelli. Il Signore dell’Arte” (RAI 1993). E’ stata curatrice della mostra sul Lettrismo alla Biennale di Venezia del 1993 e ha collaborato con “Il Sole 24 Ore”; “Il Giorno”, “Arte”, “Flash Art”. Tra gli eventi teatrali che ha curato: “Milanesi eccellenti. Incontriamoli. Gianni Sassi” (2020) e “Maestri. Incontriamoli! Joseph Beuys” (2021), al Teatro Out Off di Milano.