La Regione nomina il Commissario dopo il no del Comune di Como al “Piano di Zona”:”Prima volta che succede”

L’assessore regionale Fermi:”Decisione presa per garantire la continuità delle prestazioni sociali dopo il no di Rapinese: non avevamo alcun riferimento precedente”. Le reazioni.
La Regione nomina un Commissario – caso unico in questi anni – per fare adottare da 20 comuni il cosidetto “Piano di Zona” dell’azienda sociale che racchiude i servizi che i vari enti devono adottare nel campo dei servizi sociali. E questo perchè il comune di Como non ha sottoscritto l’accordo dopo la scadenza del 31 dicembre chiedendo garanzie maggiori. In sostanza la motivazione è questa: fatto puramente “tecnico”, ma che ha portato la Regione a scegliere questa strada del Commissariamento dopo i rifiuto di Como a siglare l’intesa per questo Piano (in contrasto con il comune di San Fermo che ha chiesto di fare da capofila).
L’adozione del Commissario è stata stabilita questa mattina con una delibera di Giunta regionale per la piena attuazione del Piano di zona 2025-2027 dell’ambito territoriale di Como.

“La decisione è stata presa al fine di garantire la continuità delle prestazioni sociali – spiega l’assessore Alessandro Fermi (foto)– Il provvedimento prevede la nomina di un commissario ad acta, per la mancata sottoscrizione da parte del sindaco di Como dell’Accordo di programma dell’Ambito territoriale di Como, per l’attuazione del Piano di zona. È la prima volta in assoluto che siamo stati costretti a un provvedimento così drastico, tanto che non avevamo alcun precedente cui fare riferimento”.
La figura scelta come Commissario è quella di Francesco Maria Foti, direttore della Direzione generale Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità: sarà lei ad adottare ogni provvedimento necessario per l’eseguibilità del Piano di zona entro il prossimo 31 marzo.
“In questo momento è importante continuare a garantire determinati Livelli essenziali di prestazioni sociali a favore delle persone che si trovano in condizione di fragilità sociale”, aggiunge ancora l’Assessore Fermi.
LE REAZIONI
FORZA ITALIA
“Adesso è ufficiale. Il Comune di Como è stato commissariato dalla Regione – dice il segretario provinciale e consigliere regionale di Forza Italia Sergio Gaddi – Cade così anche l’ultimo bluff di Rapinese, che nel suo solito giochetto di mescolare le carte voleva far credere che sarebbe stata commissariata l’intera azienda sociale. Ovviamente non è andata cosi, ma siamo all’abc delle competenze di gestione, che evidentemente mancano al sindaco di Como. L’unico aspetto positivo di questa triste vicenda di vanità personale anteposta agli interessi collettivi, è che grazie all’intervento di Regione Lombardia i cittadini avranno comunque i servizi che attendono.”
LEGA SALVINI
“Per cultura, per scuola e per scelta non gioisco mai quando le cose per i cittadini vanno male, ma mi preoccupo e, come in questo caso, proprio tanto – la nota della Lega Salvini a firma della consigliera comunale di Como Elena Negretti -. L’ulteriore dura lezione che Regione Lombardia ha impartito al sindaco di Como ( … Ritenuto pertanto di procedere alla nomina di un commissario ad acta al fine di colmare l’INATTIVITA’ da parte dell’amministrazione comunale di Como…), la dice lunga sui motivi del perché sia dovuta intervenire. Qui non si tratta di decisioni certamente complesse, come nel caso dei giostrai che restavano senza lavoro, dei bambini delle scuole messi alla porta, degli appassionati di bocce o delle Associazioni d’arma letteralmente espulsi dalle l’ora sedi e potrei a lungo continuare, qui si tratta di non garantire l’assistenza ai più fragili, ai più deboli, a coloro che più di tutti sono indifesi soprattutto rispetto all’arroganza e alla miopia sociale.
Che si ravveda urgentemente questo Sindaco Superman che peraltro tratta le altre amministrazioni comunali come degli insignificanti inetti. Basta con la protervia. Si metta al lavoro, finalmente in maniera seria e concreta. Auspico che chi lo circonda smentisca, con un minimo di coraggio ed onestà intellettuale, questi disdicevoli atteggiamenti e lo convinca alla ragione firmando il documento entro il 31 marzo”.
PARTITO DEMOCRATICO
È arrivata l’ufficialità: la giunta regionale ha commissariato il Comune di Como per la questione relativa all’Azienda sociale comasca e lariana. Dopo numerosi solleciti, il comune di Como non ha proseguito nel sottoscrivere l’accordo di programma dell’ambito territoriale di Como per l’attuazione del piano di zona. A causa di questa decisione del Sindaco, la Regione ha dovuto prendere una decisione senza precedenti.
È la seconda volta in poche settimane che il Sindaco viene commissariato a causa del proprio atteggiamento ostruzionistico. Si tratta dell’ennesima brutta pagina del capitolo che questa Amministrazione sta scrivendo nella storia della nostra città, chiudendosi in se stessa e minando i rapporti con tutto il resto del territorio provinciale e regionale. E a pagare, in questo caso, è soprattutto la parte più fragile della nostra cittadinanza. Il compito dell’Azienda sociale è dare servizi alle persone maggiormente in difficoltà: persone di cui, il sindaco, sta dimostrando di non curarsi affatto.
Daniele Valsecchi, Segretario cittadino
Angelo Orsenigo, Consigliere regionale