Quel momento fuggevole che precede ogni scena, “L’attimo prima” al Foce Lugano

25 marzo 2025 | 13:30
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Quel momento fuggevole che precede ogni scena, “L’attimo prima” al Foce Lugano

Al Teatro Foce il giovane attore Salvo Drago porta in scena lo spettacolo “L’attimo prima”, di e con Salvo Drago

Domani, mercoledì 26 marzo, il giovane autore e attore siciliano Salvo Drago porta la sua ultima pièce teatrale “L’attimo prima” nello spazio intimo dello Studio Foce Lugano.

La notte Santa, la messa, la tela della crocifissione che cade e dall’altra parte Gesù risorto. Nella testa dell’autore: i brividi dell’attimo prima. E da qui un viaggio interiore, a volte un flusso, in cui prosa e poesia, italiano e siciliano si mescolano. “L’attimo prima” è un esercizio di drammaturgia per esprimere concetti che riguardano tutti, partendo da fatti personali, riflessioni sulla vita e sul mondo.

Salvo Drago si serve delle armi della poesia e dell’immaginazione per costruire un racconto scenico in forma di monologo, in cui intende riflettere sul momento fuggevole ma cruciale che precede ogni scelta.
“Ho un ricordo – scrive Drago – che è entrato prepotentemente dentro la mia testa. La notte Santa, nel mio paese si va in Chiesa. Una volta entrati c’è una tela enorme che dall’alto verso il basso copre tutto l’altare. Un’enorme tela del pittore Zenone Lavagna (che sinceramente non so chi sia) blu notte, nella quale è raffigurata la crocifissione di Gesù, e c’è Maria e Maddalena che piangono ai suoi piedi. Il prete dice la messa, e la tela rimane per tutto il tempo lì, sospesa e tirata. A un certo punto si sente il prete cantare: Gloria a Dio, nell’alto dei cieli! L’organo comincia a suonare, na na na na naaaaa, e la tela patapum cade a terra. Dall’altra parte c’è la statua di Gesù risorto, ma la cosa che più mi fa venire i brividi e che ancora non riesco a spiegare è l’attimo prima che la tela cada. L’attimo prima, capite? Ma che cos’è quest’attimo prima?

Il progetto nasce tra le mura della Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Tutte le esperienze e le discussioni maturate negli anni accademici hanno spinto Salvo a delle riflessioni: “L’io a teatro può diventare un fatto interessante? Come faccio ad esprimere concetti che riguardano tutti, partendo da fatti personali, riflessioni sulla vita e sul mondo, senza scadere nell’autoreferenziale? L’autoreferenzialità è da abolire a prescindere o è una condizione imprescindibile del nostro tempo?2

Questo ha fatto scattare la scintilla che ha portato Drago a trasformare tutte queste domande in un progetto di spettacolo a tutti gli effetti. “Ho cominciato a mettere insieme i pezzi e oggi ho delle parole pronte a prendere vita. Il testo è un viaggio interiore, a volte un flusso, in cui prosa e poesia, italiano e siciliano si mescolano. Quello che appartiene a ciascuno di noi può diventare un ‘ci appartiene’? Come?”

salvo drago studio foce

Salvo Drago è un giovane e brillante attore, nato e vissuto a Belpasso, in provincia di Catania, sino alle scuole superiori. Vive a Milano da qualche anno e lì ha studiato recitazione al Piccolo Teatro; nel 2017 esordisce con uno spettacolo tratto da un’opera di Elio Vittorini, “Uomini e no”, con la regia di Carmelo Rifici; nel 2019 va in tourneé con la CompagniaOrsini con “Il costruttore Solness” di Ibsen, con Umberto Orsini e la regia di Alessandro Serra, nel ruolo di Ragnar.
Incline a considerare di ogni fatto accaduto, tutto il meglio che possa trarne ad insegnamento, ha nei confronti della vita un atteggiamento curioso, analitico e perciò non dimentica ma stigmatizza frangenti e circostanze passandoli in rassegna e indagandone le occorrenze.

Mercoledì 26 marzo ore 20.30

L’attimo prima
di e con Salvo Drago
Assistente alla regia Giuseppe Aceto
PREZZO CHF 25.-
Prevendita online: luganolac.ch
TEATRO FOCE
VIA FOCE 1