Cenerentola, la Stagione Famiglie del Teatro Sociale chiude con la celebre fiaba
Sarà la Compagnia Zaches Teatro a portare in scena, domenica 6 aprile, la fiaba di Cenerentola, adatta ad un pubblico dai 5 anni in su
La Stagione Famiglie si conclude con uno spettacolo indicato ai bambini dai 5 anni, un grande classico: al Teatro Sociale di Como, domenica 6 aprile alle ore 16, andrà in scena Cenerentola della compagnia Zaches Teatro, con Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco, rd Enrica Zampetti. regia, drammaturgia, coreografia di Luana Gramegna, scene, luci, costumi, maschere e pupazzi di Francesco Givone, progetto sonoro e musiche originali di Stefano Ciardi, collaborazione drammaturgica di Daria Menichetti, collaborazione per scene, costumi e pupazzi di Alessia Castellano, realizzazione costumi di Rachele Ceccotti, una produzione Zaches Teatro in collaborazione con Fondazione Teatro Metastasio, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Centro di Produzione della Danza Virgilio Sieni.
Lo spettacolo è vincitore di numerosi premi:
MIGLIOR SCENOGRAFIA, COSTUMI, MARIONETTE – 3th InPUT Festival 2024 – Karlovac (Croazia)
MIGLIORI ATTORI – 26th Int. Puppet Theatre Festival “Golden Sparkle” 2024 – Kragujevac (Serbia)
PREMIO DEL PUBBLICO come MIGLIOR SPETTACOLO e MIGLIOR DISEGNO LUCI – 56th PIF – International Puppet Theatre Festival 2023 Zagabria (Croazia)
MIGLIORE NOVITÀ – Eolo Awards 2022 (Italia)
MIGLIORI ATTORI – 35th Int. Theatre Festival VALISE 2022 – Lomza (Polonia)
GRAND PRIX PER MIGLIOR SPETTACOLO, PREMIO MIGLIOR REGIA, PREMIO MIGLIORI ATTORI – 29th Int. Children’s Theatre Festival 2022 Subotica (Serbia)
PREMIO DI PRODUZIONE – Bando Toscana Terra Accogliente 2020 a cura di RAT (Residenze
Artistiche Toscane)

Dalla cenere alla corte, Cenerentola è un’eroina dai mille volti e artefice del proprio destino. Divenuta un riferimento culturale estremamente popolare, è andata sempre di più costituendo il simbolo del riscatto degli oppressi. Fiaba diffusissima di cui esistono nel mondo più di trecento varianti, Cenerentola rappresenta forse una delle fiabe più antiche della Terra. In questo caleidoscopio di volti della fiaba però appare quasi impossibile riuscire a considerare quale sia “la vera Cenerentola”.
Zaches Teatro si addentra nell’universo della celebre fiaba di Cenerentola per costruire l’ultimo spettacolo della Trilogia della Fiaba, di cui fanno parte anche Pinocchio e Cappuccetto Rosso. Tale Trilogia ha il fine di indagare il mondo della fiaba e dei racconti di tradizione orale con l’intento di andare il più possibile lontano nel tempo, alla scoperta di quei particolari che sono stati poco a poco edulcorati, dimenticati o cancellati dalle versioni più recenti. La società moderna ha dimenticato le sue radici e le fiabe rappresentano gli ultimi frammenti di quel mondo dimenticato. Ricostruire le radici significa recuperare la propria identità che si scopre appartenere ad un bacino molto più ampio di quello a cui si è soliti pensare, uno spazio vasto oltre i confini degli odierni stati nazionali.
Nella ricerca e ricostruzione su Cenerentola, Zaches Teatro ha deciso di concentrarsi sullo studio delle versioni orali più antiche e di due versioni letterarie: la prima versione nota, ovveroLa gatta Cenerentola di Giambattista Basile, scritta in napoletano e ambientata nel Regno di Napoli, tratta dal Cunto de li cunti, e quella dei fratelli Grimm (ne Le fiabe del focolare, 1812), la quale contribuì maggiormente alla sua popolarità.
La scena, realistica e simbolica insieme, è occupata da un grande focolare pieno di fumo e fuliggine: uno spazio scarno e cinerino, pieno di carbone, abitato da spiritelli, le Cenerine, attraverso cui viene narrata la storia di Cenerentola. Ma più che una storia sulla ricerca del principe azzurro, la Cenerentola di Zaches Teatro è una fiaba iniziatica in cui la difficile strada per la maturità passa attraverso il distacco dal passato. Reclusa nel suo mondo interiore, Cenerentola preferisce muoversi sotto la cenere in solitudine, quasi invisibile, in mezzo alla fuliggine di una vita apparentemente spenta, accettando con pazienza ogni punizione inflitta dalla matrigna e dalle sorellastre. Ma dentro di lei arde la brace nascosta del desiderio di un’esistenza completamente diversa. Cenerentola poco a poco acquista sicurezza e coraggio, impara ad affrontare le avversità e non ha più paura di contrastare le sue aguzzine, che via via si trovano sempre più disarmate e inermi. Sarà la forza interiore di Cenerentola a riscattarla.

Utilizzando il teatro d’oggetto, la danza, il movimento espressivo, la musica originale e i linguaggi del teatro di figura, i corpi degli interpreti danno vita ai personaggi della storia in uno spettacolo vorticoso e pieno d’invenzioni, animato di strane presenze tra il buffo e il grottesco, dal forte impatto visivo. La manipolazione si fa danza e la danza rievoca l’antica presenza del rito iniziatico sotto le ceneri della fiaba.
Biglietti disponibili online oppure presso la biglietteria del Teatro