TSC Club, ultimo appuntamento con Marco Belcastro

Il 17 aprile sul palco del Teatro Sociale, Marco Belcastro proporrà “Che il mio amore non sia mai stanco, mai. Canzoni d’amore e di cura”
L’ultimo appuntamento di TSC CLUB, la rassegna di concerti a cui il pubblico assiste in palcoscenico con la possibilità di sorseggiare un drink durante la performance, come un vero music club, ma all’interno della magica atmosfera di un teatro dell’800, ospiterà, giovedì 17 aprile, alle 20.30, il musicista comasco Marco Belcastro, in un concerto che ben si inserisce nella Stagione Humanity: Che il mio amore non sia mai stanco, mai. Canzoni d’amore e di cura.
Il concerto nasce dal desiderio di riportare il canto alla sua funzione originaria di connessione, ritualità, sacralità. Una ricerca volta a creare, grazie al canto e alla voce, una profonda relazione con chi ascolta, con l’accompagnamento alternativamente di chitarra, fisarmonica e tampura, così da aiutare ad entrare in profondo contatto con se stessi, senza filtri; un contatto che può diventare catartico, liberatorio e, non in ultimo, curativo.
Questo è un viaggio che la voce accompagna tra deserti e mari, isole e giardini, verso un paesaggio interiore sempre più intimo che diventa, infine, solo suono. Strumenti diversi che si stringono attorno alle parole più antiche, le arcaiche o nuove o rinnovate.
Il progetto è composto da tre Suites di canzoni di varia provenienza ma che hanno in comune una ricerca spirituale, d’amore e di cura, “canzoni medicina” per lo spirito ed il corpo.
Canti che spaziano dalla tradizione sufi a quella ebraica, gregoriana, indiana, dal cantico dei cantici a canzoni d’amore di provenienza popolare e della canzone d’autore con l’intento di portare il canto a introspezione e strumento di connessione spirituale.
BIOGRAFIA MARCO BELCASTRO
Lo studio della chitarra classica e del pianoforte al conservatorio, la passione per l’organetto, il jazz e la canzone d’autore, il rock demenziale e la musica indiana, la direzione corale, la composizione strumentale, il teatro e, infine, la composizione di canzoni.
Marco Belcastro ha percorso tante direzioni della musica, ha collaborato con artisti di generi e linguaggi diversi e ha sperimentato soluzioni sempre più personali per esprimere la sua creatività e dare linfa alla propria ricerca.
Ma è soprattutto il canto ad averlo affascinato e al canto si dedica da sempre, come interprete, autore, insegnante. Si è perfezionato nel “Metodo funzionale della voce” di Gisela Rohmert dell’istituto di Lichtenberg, specializzandosi poi in funzionalità vocale con M.S. Roveri presso il centro “Nova cantica” di S.Giustina (Belluno) di cui è stato docente. Ha studiato il canto indiano in Italia e in India con Ritwik Sanyal.
La sua curiosità e il desiderio di nutrire la propria voce gli hanno permesso di incrociare pratiche originali, in cui si accostano il suono e le forme, il canto e il colore. Nei suoi seminari e nei laboratori si possono sperimentare queste proposte e godere pienamente del piacere del canto.
Da anni Marco Belcastro incide i propri lavori, ma è del 2018 il primo dei suoi cd in cui è autore della musica e dei testi, una tappa importante nella quale la sua poetica prende forma anche attraverso le parole e si dispiega nelle nove canzoni che compongono il disco. “Siamo passati di lì” ne è il titolo, a ricordare che tutti siamo in viaggio e, forse, ad evocare i tanti passi che lo hanno condotto a misurarsi come cantautore.
A giugno 2024 esce l’album “Che il mio amore non sia mai stanco, mai” registrato in solo, in una veste più intimista.
Biglietti disponibili online oppure presso la biglietteria del teatro
(Foto di copertina di Alle Bonicalzi)