Notte di follia tra stazione, lungolago e pronto soccorso: ubriaco si scaglia contro poliziotti, vigilanza e sanitari




Ha danneggiato i monitori alle Nord, poi ha importunato i clienti di un locale. Infine si è scagliato contro il personale al pronto soccorso. Tanta fatica per poterlo bloccare
La follia esplode prima in stazione – dove ha danneggiato e imbrattato – gli schermi, poi prosegue in una gelateria del lungolago di Como – dove ha importunato pesantemente i presenti – ed infine al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna dove ha proseguito il suo show fatto di insulti, parolacce e comportamenti offensivi. La vigilanza ha cercato di contenerlo, ma non ci è riuscita per molto tempo e così è stata costretta a chiedere rinforzo alla polizia. Che lo aveva già fermato in precedenza sul lungolago portandolo in Questura per essere identificato.

Una serata folle, certo, causata anche e soprattutto dall’abuso di alcool. Il protagonista – poi denunciato ed allontanato con provvedimento del Questore dal Como – è un 46enne di Venezia, accusato di danneggiamento e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Quando è stato fermato sul lungolago è apparso visibilmente ubriaco, fastidioso verso i clienti in attesa. Ai poliziotti ha riservato un comportamento fatto di insulti e qualche spintone di troppo. IN Questura emersi i precedenti del 46enne ed anche diversi fogli di via e ordini di allontanamento da alcune località del veneto.
Dopo la denuncia e l’ordine di allontanamento dal centro di Como gli agenti lo hanno fatto accompagnare dall’ambulanza al Sant’Anna per curare i sintoni di una sbornia notevole. Macchè, anche qui lo stesso trattamento per personale in servizio e vigilanza. Hanno faticato tanto per contenerlo tra lo sconcerto dei presenti in pronto soccorso. A quel punto è tornata una volante della Questura che lo ha riportato alla calma non senza fatica anche da parte loro. L’ennesima notte di follia anche al pronto soccorso di San Fermo: non solo per contenere l’ubriaco e le sue esternazioni, ma anche per altre persone in attesa e che hanno poco gradito – per usare un eufemismo – i tempi di attesa troppo lunghi.