Polveriera-Bassone, violenta rissa tra detenuti: quattro agenti contusi. Il sottosegretario:”Una situazione critica



Nicola Molteni esprime solidarietà ai feriti ed al comandante. E promette un intervento del Ministero per rafforzare un organico carente. La ricostruzione dello scontro.
Violento scontro tra detenuti albanesi e nordafricani nel carcere del Bassone di Albate: è successo ieri pomeriggio quando almeno tredici detenuti, alcuni armati di rudimentali spranghe, si sono affrontati duramente e per riportare la calma è stato necessario per gli agenti della polizia penitenziaria chiedere anche il supporto di colleghi arrivati da Milano.
Secondo le informazioni raccolte, un gruppo di una decina di detenuti albanesi sarebbe riuscito a forzare un cancello interno che separa la sezione in cui sono detenuti da quella in cui sono reclusi alcuni nordafricani considerati rivali e con i quali ci sarebbero stati screzi verbali. E’ scoppiato un violento scontro, nel quale sarebbero stati utilizzati anche oggetti contundenti. Quattro poliziotti hanno riportato lievi contusioni e sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Como. Sei dei dieci detenuti albanesi sono stati trasferiti oggi in alcune carcere della Lombardia
LA NOTA DEL SOTTOSEGRETARIO MOLTENI
“Esprimo piena solidarietà e vicinanza ai 4 agenti della Polizia penitenziaria del carcere di Como feriti venerdì durante una rissa tra detenuti stranieri all’interno dell’istituto lariano. Ho sentito direttamente il Comandante della Polizia penitenziaria del carcere di Como per sincerarmi delle condizioni dei 4 agenti feriti. Solo il pronto intervento degli agenti della polizia penitenziaria ha evitato conseguenze ben peggiori grazie alla serietà , professionalità e capacità funzionale riconosciuta ai nostri operatori. La situazione del carcere di Como rimane complessa e delicata, una delle più critiche in Italia, per questo ho chiesto al Ministero della Giustizia un ulteriore sforzo di attenzione”. Così il sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni.