Allontanati dal centro di Como per almeno un anno: ecco le decisioni del Questore Calì per i due arrestati di questi giorni in città

Uno all’uomo di Tavernerio che è entrato nel bar di viale Geno con la refurtiva appena rubata all’auto del barista: il secondo per il giovane egiziano che ha strappato dal collo di un ragazzo una collana d’oro sul lungolago
Hanno ricevuto entrambi il cosidetto “Daspo Urbano”, in termine tecnico è il Dacur (divieto di accesso alle aree urbane). Si tratta dei due protagonisti – in negativo, con relativo arresto – degli ultimi giorni della cronaca di Como.
Il primo DACUR è stato notificato al 38enne di Tavernerio, già noto alle Forze dell’Ordine, che la sera del 19 aprile è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale ed anche ricettazione. L’uomo aveva lasciato una busta contente degli effetti personali corrispondente alla refurtiva sottratta dalla macchina del dipendente di un bar di viale Geno e lo aveva fatto proprio all’interno del locale. L’uomo non potrà frequentare un determinato perimetro del centro storico e limitrofo per almeno un anno. In caso contrario scatta l’arresto.
Il secondo DACUR è stato notificato ad un 23enne di origine egiziana, con precedenti di polizia e senza fissa dimora, che nella notte del 23 aprile è stato uno degli artefici di una rapina avvenuta sul lungolago di Como ai danni di un giovane al quale è stata strappata dal collo una catenina d’oro. Il provvedimento gli vieterà di stazionare in prossimità di tutti i locali destinati all’intrattenimento e/o alla somministrazione di alimenti o bevande del Comune di Como per la durata di un anno.
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