Tutti, ad un certo punto, abbiamo “cose da mettere in ordine”. Una piecè teatrale su sogni e disillusioni, su ricordi e rimpianti.

Sul palcoscenico di Chiasso la storia di una donna appena aldilà della soglia dei sessanta anni, che inizia a porsi delle domande sul percorso della vita,
Due sedie, due persone sedute una di fronte all’altra. No, non è l’immagine già storica di Trump e Zelensky nella basilica di San Pietro, ma la scena madre della piecè teatrale della regista Rubidori Manshaft Alcune cose da mettere in ordine in programma al Cinema Teatro Chiasso mercoledì 30 aprile ore 20.30.

Una delle due sedie è occupata da una donna appena aldilà della soglia dei sessanta anni, che inizia a porsi delle domande sul percorso della vita, una eco di noi tutte (e tutti). E’ lei che ha cose da mettere in ordine e lo spettatore si riconosce nelle sue parole, nei suoi pensieri, e viene spiazzato dalla sorprendente capacità di rimescolarli, usarli, appropriarsene, dimenticarsene, inventarseli in sostituzione di quello che nella mente è fallo. Pensieri che, al pari degli accadimenti reali, diventano co-protagonisti di questa storia sul vivere, su sogni e disillusioni, su ricordi e rimpianti.
In questo sublime ribaltamento del reale si verrà portati con forza in un nuovo tempo che forse ci apparterrà. Un viaggio interiore e reale verso qualcosa, un montaggio di eventi, struggente, ironico, nel gioco che la vita compie nel tentativo di ridisegnare una dimensione umana forse, oggi, smarrita.
La regista Rubidori Manshaft è l’alias con cui l’artista Roberta Dori Puddu firma i lavori legati al teatro e alla performance. Il suo percorso artistico la porta a lavorare nella zona di confine tra le arti L’idea di Alcune cose da mettere in ordine nasce nel 2019 quando Rubidori Manshaft, che da tempo lavora su memoria e ricordi comincia a interrogarsi, a partire dal rapporto con suo padre, sul tema della mancanza. Inizia, così, un lungo periodo di lavoro in case di cura per persone anziane del Canton Ticino. La Manshaft riannoda in questo lungo viaggio “sul campo” i suoi ricordi. Legandosi ai suoi lavori passati, attraverso le narrazioni sviluppa ulteriormente la sua ricerca artistica sul passaggio della memoria, sulla mancanza e sulla solitudine. Riparte da lì per interrogarsi sul corpo, sul suo significato politico. Sulla cura. Sul tempo. Sulla paura. Sul fare. Sulla perdita di sé, delle forze, del ruolo e a volte anche della memoria.

mercoledì 30 aprile ore 20.30
Cinema Teatro Chiasso
concetto e regia Rubidori Manshaft
drammaturgia Roberta Dori Puddu/Angela Demattè
con Roberta Bosetti and Giacomo Toccaceli
assistente al progetto Katia Gandolfi
assistente alla regia Ugo Fiore
short film e montaggi video Fabio Bilardo
video interno (La Residenza – Malnate) Fabio Cinicola
scene e costumi Roberta Dori Puddu
disegno luci Elena Vastano
progetto sonoro Federica Furlani
produzione FIT Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea, Officina Orsi (Lugano)
unico CHF/Euro 31,50
È possibile acquistare i biglietti su www.ticketcorner.ch
La biglietteria del Cinema Teatro è aperta da mercoledì a venerdì dalle ore 17.00 alle 19.30, il sabato dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.30.
Tel.: +041 (0)58 122 42 78 – e-mail: cassa.teatro@chiasso.ch