“Tutto quello che vuoi” l’inno alla vita di Francesco Bruni, vince il Festival del Cinema Italiano a Como

10 febbraio 2018 | 23:35
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“Tutto quello che vuoi” l’inno alla vita di Francesco Bruni, vince il Festival del Cinema Italiano  a Como

Alessandro il simpatico coatto e Giorgio, anziano e sensibile poeta, hanno conquistato il pubblico del Festival del Cinema Italiano di Como e il film “Tutto quello che vuoi” diretto da Francesco Bruni si porta via il premio più ambito di questa 13° edizione. Il direttore artistico Paolo Lipari con la figlia Francesca responsabile organizzativa del festival, insieme a Cochi Ponzoni ospite questa sera al cinema Astra, hanno consegnato la targa a Carolina Pavone, la giovane attrice che nel film interpreta Zoe.

festival del cinema di como

“Tutto quello che vuoi” è stato il primo film proiettato in questo festival. E’ un inno alla vita ed insegna che solo il contatto umano tra generazioni diverse può generare nuove identità e futuro per i giovani in cerca di senso in questi tempi dove un senso è difficile trovarlo per tutti, ancor di più per chi questa situazione se l’è trovata addosso.

Francesco Bruni è lo sceneggiatore principe della serie “Montalbano” e “Tutto quello che vuoi” è la sua seconda prova cinematografica dopo “Scialla”. Bruni stupisce per la storia tratta dal libro “Poco più di niente (Garzanti)” scritto da Cosimo Calamini. C’è Alessandro, l’attore Andrea Carpenzano, un ragazzo romano di vent’anni che non vuole fare niente e che anzi frequenta altri amici le cui uniche occupazioni sono spacciare droga e sedere al bar. Carpenzano è stato ospite del festival comasco sabato scorso e la sua simpatia ha conquistato subito il pubblico.

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La madre è morta quando Alessandro era piccolissimo, il padre, risposatosi con una ragazza dell’Est, gli trova un lavoro come badante di un poeta, Giorgio Gherarducci, (la sorpresa Giuliano Montaldo) in preda all’Alzheimer. Incredibilmente quello che doveva essere solo un passatempo per evitare che il giovane ne combinasse una delle sue diventa invece un legame profondo che va al di là delle condizioni socioculturali dei due protagonisti. Il poeta insegna al ragazzo cos’è la poesia – “si scrive quando non si sa dove mettere l’amore” – e nel dialogo fecondo che s’instaura nasce un rapporto di fiducia.

Gherarducci vive la sua malattia nel ricordo della Liberazione che gli americani operarono sulle colline pistoiesi e spesso nelle memorie di guerra cita un colle con una croce che il ragazzo con l’aiuto di una ragazza, Zoe (Carolina Pavone) individua. In questo luogo Gherarducci avrebbe lasciato un suo tesoro. In questo ultimo viaggio il vecchio poeta insegna al giovane borgataro senza identità che cos’è la poesia e cosa la vita e che “nella poesia puoi amare chi vuoi, nella vita chi ti sta accanto”. “Come si capisce qual è la persona giusta da baciare?” chiede Alessandro al sognatore poeta. “Quella che ride quando sta con te, ma devi chiedere il permesso prima di baciarla” gli risponde il poeta-padre. Gherarducci morirà al ritorno a Roma subito dopo avere fatto pace con i suoi ricordi. Alessandro troverà in Zoe chi gli sorriderà e si farà baciare.

Domenica pomeriggio alle ore 16 con la proiezione di “Tutto quello che vuoi” si chiude ufficialmente la 13° Festival del Cinema Italiano di Como che ha confermato di essere nel cuore di moltissimi cinephile lariani che hanno nel cinema Astra un punto di riferimento imprescindibile.