Il 6 febbraio

Fondazione Rosa dei Venti, Davide Caranchini inaugura i festeggiamenti per i 25 anni di attività

Sarà lo chef stellato Caranchini l'ospite speciale della cena in programma a Villa Plinia il 6 febbraio. Prenotazioni entro il 2 febbraio

fondazione rosa dei venti apericena a Villa Plinia

La Fondazione Rosa dei  Venti inaugura il 25esimo anno di attività con un’apertura invernale della Trattoria Sociale, l’ appuntamento conviviale e creativo molto caro ai ragazzi e a tutto il mondo vicino alla comunità terapeutica di Tavernerio:  lunedì 6 febbraio  sarà lo chef stellato Davide Caranchini a dirigere la cucina di Villa Plinia per una cena speciale tra I Colori della Vita (prenotazione obbligatoria entro il 2 febbraio al 333 2513693).

Trattoria Sociale è un progetto in collaborazione con grandi chef che condividono i principi della Rosa dei Venti basati sulla logica del dono come meccanismo di valorizzazione e arricchimento reciproco. L’obiettivo è quello di fare da ponte verso l’esterno per i ragazzi ospiti delle due Comunità Terapeutiche di Tavernerio e Casnate con Bernate, dei Centri Diurni, e delle strutture di Residenzialità Leggera che fanno capo alla Fondazione, dando loro la possibilità di collaborare con i grandi maestri della cucina, imparando un mestiere e socializzando con i commensali degli eventi. Per questo appuntamento in apertura di un anno importante, lo chef ospite è Davide Caranchini del ristorante Materia di Cernobbio, da diversi anni vicino e affezionato alla realtà della Rosa dei Venti per affinità di pensiero e di ideali: l’amore per la natura e le cose semplici, il cibo che rigenera e che unisce, l’arte del saper trasmettere una passione.

Caranchini è uno degli chef più apprezzati d’Italia la cui bravura è certificata anche dalla stella che la guida Michelin gli attribuisce da tre anni, conosciuto e seguito dai giovanissimi anche grazie alle sue partecipazioni alla trasmissione televisiva Master Chef Italia. La filosofia della cucina di Davide Caranchini si sposa perfettamente con quella di Villa Plinia a Solzago di Tavernerio dove si terrà l’evento del 6 febbraio, un luogo immerso nella natura in cui gustare le 5 preparazioni dello chef la cui tecnica esalta ingredienti semplici rendendoli protagonisti di piatti creativi (vedi il menù qui sotto), in cui ricerca e sperimentazione trasformano la cena in esperienza di condivisione a trecentosessanta gradi.

fondazione rosa dei venti cena con Caranchini

Del resto, ricerca e sperimentazione sono il punto da dove,  25 anni fa, è partita la Rosa dei Venti, con la  prima comunità terapeutica del privato sociale in Italia raccogliendo i bisogni del territorio. «È da allora che abbiamo capito che per accogliere e curare al meglio i minori adolescenti con fragilità di pertinenza psichiatrica – ha affermato il Presidente Luca Mingarelliè necessario non fermarsi ai metodi tradizionali, ma che è indispensabile affiancarli a percorsi di cura innovativi efficaci dal punto di vista terapeutico e fondamentali per portare i giovani a un buon livello di autonomia indispensabile per la loro vita futura una volta terminato il percorso comunitario».

Da 25 anni la Rosa dei Venti si occupa di salute mentale in minori adolescenti e giovani adulti. La mission è accogliere, sostenere e accompagnare minori adolescenti con difficoltà a integrarsi nella società odierna e sul territorio, con modalità di ricercaazione innovative. Racconta il Presidente Mingarelli: «La nostra vision corrisponde a un progetto di dialogo con il territorio e con la cittadinanza, che prevede interventi di sensibilizzazione e di integrazione sociale ed ecologica, nonché la condivisione di buone pratiche comunitarie con altri enti terapeutici ed educativi per riconoscere, prevenire e contenere situazioni di disagio sociale».

 La realtà di Fondazione Rosa dei Venti è ben radicata nel contesto dove è nata e in continua crescita. Oggi è costituita dalla comunità terapeutica sita a Casnate con Bernate, dalla struttura residenziale Villa Plinia a Tavernerio, dai rispettivi centri diurni La Corte e Il Castagneto e dalle recenti strutture di residenzialità leggera-housing sociale la Torre e la Casa nel Bosco. La rete dei servizi, sviluppati per far fronte al crescente numero di richieste di intervento da parte di istituzioni cittadine e privati, spazia dai progetti di prevenzione del disagio giovanile nelle scuole sino all’assistenza domiciliare territoriale riabilitativa integrata.

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