40 opere di Betto Lotti nella mostra dedicate al lavoro

Date Evento
Dal 1 maggio al 21 maggio
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Ingresso

Evento concluso

Oggi si inaugura la mostra “BETTO LOTTI, di arte e vita” fino al 21 maggio 2023 presso Torre delle Arti Bellagio. Evento dedicato al Primo Maggio, Festa dei lavoratori

40 opere di Betto Lotti nella mostra dedicate al lavoro

Fino al 21 maggio la Torre delle Arti di Bellagio ospita  la mostraBetto Lotti (1894 – 1977). Di arte e di vita a cura di Luigi Cavadini. Attraverso una selezione di 40 opere, l’esposizione approfondisce alcuni temi e tecniche che hanno caratterizzato la produzione artistica di Betto Lotti, strettamente legata al rapporto tra l’arte e la vita quotidiana; in particolare il tema del lavoro viene raccontato da diversi punti di vista nelle tre sezioni che danno vita alla mostra. 

mostra betto lotti bellagio

La rassegna, realizzata da LottiArt di Daniele Lotti e Lauretta Scicchitano Lotti, con il patrocino del Comune di Bellagio, in collaborazione con L’Associazione culturale Torre delle Arti, si apre con l’Arte e i mestieri del ‘900.Grandi spazi aperti sono descritti da Lotti con pennellate morbide e sfumate che creano atmosfere dal sapore sospeso in cui il lavoro scandisce i ritmi delle giornate come in Chioggia, acquerello del 1950 dove si riconosce un gruppo di pescatori al lavoro sul molo, oppure Contadini, 1940o la preziosa china del 1952, Le Mondine (foto sopra), dove le figure, rese con pochi tratti sapienti, narrano la gestualità naturale e la semplicità che caratterizzano la vita rurale del tempo.  

Nella descrizione degli spazi interni come l’osteria, il laboratorio di sartoria e lo studio d’artista Lotti dà vita ad opere che vanno oltre la semplice rappresentazione di ambienti e, grazie alla magistrale gestione di luce e colore oltre alla padronanza di numerose tecniche come l’acquerello, la china e l’olio, ricrea situazioni legate a un passato recente.

betto lotti mostra bellagio

Nello spazio intermedio della torre sono ospitate Storie di fatica e bellezza in cui l’universo del lavoro femminile viene raccontato con sensibilità e rispetto. In queste opere di grande espressività e semplicità di esecuzione emergono, grazie a pochi segni grafici, i corpi impegnati nel duro lavoro quotidiano come quello de La Pescivendola, sanguigna del 1927 o delle Donne al Pozzo, china acquerellata del 1944; le storie del lavoro quotidiano sono delineate da Lotti con la stessa maestria e attenzione dedicate all’abbraccio tra una madre e il suo bambino, Madre del 1966, e con la stessa leggerezza espressiva di Dame dans le vent del 1925 in cui linee sinuose, le ombre nette e le campiture piatte descrivono, in una strada dal gusto metafisico, una figura femminile sospinta dal vento. 

Con questa sezione dedicata alle donne LottiArt sostiene Telefono Donna Como, associazione di volontariato che opera sul territorio della provincia di Como dal 1991 come luogo di ascolto, incontro e protezione per tutte le donne italiane e straniere che subiscono violenze e maltrattamenti. 

betto lotti mostra bellagio

L’esposizione si conclude con la sala dedicata ai Grandi cantieri di inizio secolo; disegni e acqueforti di grandi dimensioni come I costruttori del 1914, Disarmo e Nel cantiere entrambi del 1916 raccontano la vivacità e il dinamismo che hanno caratterizzato i primi anni del Novecento. “Siamo alla metà del secondo decennio del ‘900. Lotti ha vent’anni o poco più e le sue qualità grafiche si rivelano già particolarmente mature – afferma il curatore Luigi CavadiniIl segno e il disegno non sono più unicamente prodotti d’Accademia, ma hanno acquisito freschezza e una capacità descrittiva che trova nel bianco e nero della matita (e delle incisioni all’acquaforte) un ancoraggio sicuro per andare oltre la semplice rappresentazione. A guardar bene questi lavori vi si ritrova un certo spirito tipico del futurismo, da riconoscersi a fronte di cantieri complessi negli intriganti dinamismi degli operai al lavoro”.  

Betto Lotti nel suo studio a Como. Di VittorioTrica - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=54359589

Benedetto Lotti, detto Betto, naque a Taggia, in Liguria, nel 1894 e  visse gli ultimi 40anni della sua vita a Como dove si sposò e insegno.   La sua formazione iniziò al Liceo Artistico a Venezia e proseguì all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove strinse amicizia con Ottone Rosai. Carboncino, pittura a olio, acquerello e incisione sono le tecniche che predilige. Frequentò artisti come Carrà, Soffici, Papini, Campana con i quali condivise anni di grande fervore culturale ed artistico. Lotti già dalle prime collettive di acqueforti mostrò una precoce inclinazione naturale e ottenne importanti riconoscimenti; nel 1913 a Firenze, in occasione della prima mostra personale con Rosai, i due artisti ricevettero grandi apprezzamenti da parte di Marinetti, Boccioni, Carrà, Papini e Soffici. 

Durante la Prima Guerra Mondiale venne internato in un campo di concentramento in Austria dove continuò a dipingere. Nel 1918 tornò a Firenze e frequentò il vivace ambiente artistico dello storico caffè delle Giubbe Rosse. In questi anni Lotti avviò una proficua attività di giornalista, illustratore e cartellonista in Italia e all’estero. Nel 1936 vinse la cattedra di disegno a Como dove si trasferì con la famiglia. Durante i suoi quasi 40 anni di vita vissuta a Como, Lotti conobbe gli astrattisti comaschi consolidando il legame con Mario Radice, Manlio Rho, Aldo Galli, Carla Badiali, esponenti dello storico “Gruppo Como”. Egli non aderì però alle teorie degli amici astrattisti, ma indubbiamente risentì della loro influenza. 

La sua pittura si fa più asciutta, più attenta alle forme. Si spense improvvisamente a Como il 13 aprile del 1977.

mostra betto lotti bellagio

Betto Lotti (1894 – 1977). Di arte e di vita

A cura di Luigi Cavadini

Date 29 aprile – 21 maggio 2023

Torre delle Arti Bellagio, salita Plinio, 25 Bellagio – Como

Orari da lunedì a venerdì ore 10.30 – 13.30 / 14.30 – 17.30 | sabato – domenica 11.00 – 18.00

Ingresso libero

Info al pubblico info@lottiart.it  – mob. 338 7276041