Carlo Brenna in mostra a Cantù

Date Evento
Dal 17 marzo al 27 marzo
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Ingresso

Evento concluso

Carlo Brenna in mostra a Cantù

il maestro Carlo Brenna , con il patrocinio della città di Cantù, proporrà parallelamente due sue mostre significate per il periodo, in due luoghi simbolo della città.

Al battistero di san Giovanni in Galliano di Cantù verrà esposta ECCE VITA, la via crucis del quotidiano, la poetica e l’estetica della croce secondo l’artista.

Alla Corte san Rocco di via Matteotti, verrà proposta LA VIE EN ROSE, la donna di Carlo Brenna.

ECCE VITA è pensata ed ideata secondo la tematica e lo spirito che permea l’intero operato del maestro : l’esaltazione della figura femminile che come dice lui stesso è bellezza, è sofferenza, è passione. In questo preciso caso l’artista parte da un percorso storico ( la passione di Gesù ), ma poi lo reinterpreta secondo una sua simbologia , un suo pensiero costante che vede la figura della Donna, centrale alla vita. Ecce Vita, opera del 2014, è già stata esposta al pubblico nell’anno 2015 nella chiesa di Macherio tramite l’assessorato alla cultura e presso il centro culturale la Filanda di Soncino, antistante il castello, durante la Pasqua 2017. L’opera consta di 12 tavole realizzate in affresco dalla dimensione di cm 100×100
Ogni anno siamo alla ricerca di spazi che possano accogliere ECCE VITA .
Ogni periodo dell’anno è propizio , la ma santa Pasqua è , secondo me, il periodo più proprizio per poter ascoltare ed ascoltarci nella solitudine di noi stessi, per fare deserto e per capire il senso della nostra vita. Ecce vita aiuta a fare tutto ciò ed il battistero di Galliano permeato della sua storia di cristianità antica è luogo secondo noi ideale per accogliere un’opera realizzata in affresco, l’antica tecnica murale che troverà all’interno del battistero romanico un suo più ampio respiro.
( La testimone velata )
Ecce Vita
Carlo Brenna, novello trovatore, ci conduce lungo una via crucis dove è costante la presenza della croce, simbolo del cristianesimo, trasfigurata nelle coordinate equoree dell’amore, una linea verticale attraversata da una linea orizzontale, il tratto verticale ascendente discendente che è ordinata dell’amore divino, dall’uomo a Dio, da Dio all’uomo, e il tratto orizzontale che è ascissa dell’amore reciproco, da uomo a uomo…
E nell’interpretazione da dolce stilnovista, il punto di raccordo della croce, di contatto fusione tra uomo e Dio è la Donna, l’amor cortese che con metafore e simbolismi, racconta la Passione con immagini di caritas (Dio è amore, Deus caritas est), amore consapevole che vuole il bene dell’altro, piuttosto che di eros, l’amore che cerca l’appagamento la soddisfazione, la racconta attraverso un’opera che stende il tratto, metafisico rigoroso e assoluto, su di un tappeto di colori che associano le immagini attivando l’inconscio, ciò che non si vede è quanto viene trasmesso e percepito, il dettaglio a fare la differenza, surreale, l’amore della Donna, ultimo essere della creazione e così necessaria per portare a compimento la redenzione..
Affresco, dipingere un’entità in divenire, l’impasto steso sul supporto, i pigmenti che devono essere stesi sull’intonaco ancora umido, il disegno accennato dopo essere stato provato e riprovato sui bozzetti e buonalaprima, le mani dell’artista in sincro con i suoi occhi con il suo respiro.. la scelta della tecnica pittorica che già racchiude l’emozione dell’esaltazione del momento che vive l’estro, unico e irripetibile, una spontaneità che non nasce dall’improvvisazione ma dalla scrupolosa preparazione …